Il punto sull’arbitro Ayroldi, che ha diretto il match di Coppa Italia tra Torino e Cremonese valido per il primo turno
Duplice esordio arbitrale per il Torino nella stessa partita: la prima gara ufficiale della stagione valevole per i trentaduesimi di coppa Italia è stata diretta, infatti, per i primi 73’ dal promettente “figlio d’arte” Giovanni Ayroldi e per i restanti 57’ dall’esordiente Paride Tremolada, arbitro di serie C, designato in qualità di quarto uomo. C’è da dire che entrambi se la sono cavata egregiamente e nelle decisioni clou hanno adottato entrambi lo stesso metodo piuttosto inflessibile.
In particolare il giovane direttore di gara di Molfetta ha dimostrato sin da subito di utilizzare un metro intransigente nel tentativo di non lasciarsi sfuggire di mano la gara e preservare da possibili infortuni i ventidue in campo. Al 9’ Baez riceve il primo cartellino giallo per un fallo su Mandragora, una decisione che in seguito inciderà pesantemente sulla gara; al 20’ ammonito il granata Rodriguez che ferma lo stesso Baez trattenendolo. Al 28’ ammonito un po’ severamente il grigiorosso Bartolomei per un intervento rude su Singo; lo stesso centrocampista, tuttavia, la fa franca tre minuti dopo quando viene a contatto con Belotti fortuitamente procurandogli una brutta distorsione alla caviglia: in questo caso Ayroldi vede una scorrettezza iniziale del capitano del Torino. Poi nel giro di tre minuti rischia un paio di volte Djidji, autore di un’entrata in ritardo su Castagnetti al 41’ e di un presunto sbilanciamento (che comunque avviene fuori area) ai danni di Zanimacchia che invoca il penalty (giustamente non concesso) al 44’.
Torino-Cremonese: Tremolada dirige sulla falsariga del collega Ayroldi
Al 58’ l’arbitro Ayroldi ferma il gioco e raggiunge il bordo del campo per essere soccorso dallo staff medico del Torino per un problema di crampi dopodiché decide di proseguire. Al 62’ ammonisce Lukic per un intervento in ritardo a metà campo su Baez il quale viene a sua volta ammonito e conseguentemente espulso un minuto dopo a causa di una lieve ed ingenua trattenuta ai danni di Ola Aina nella trequarti granata: decisione che da regolamento è praticamente obbligata e sulla quale Ayroldi non chiude un occhio. Al 73’ Ayroldi alza bandiera bianca e viene sostituito dal quarto uomo Tremolada che prende il controllo della partita cercando di mantenere gli equilibri stabiliti dal suo collega. Al 90’ su un cross di Vojvoda il pallone finisce su un braccio di Ravanelli aderente al tronco e giustamente l’arbitro della sezione di Monza fa proseguire. Nel corso del cospicuo recupero (10’) viene ammonito Rauti per un fallo in attacco.
Nei tempi supplementari accade poco dal punto di vista disciplinare a parte l’ammonizione per perdita di tempo ai danni del portiere grigiorosso Carnesecchi ma al 114’ un tocco di Fiordaliso che col suo piede colpisce leggermente quello di Ola Aina in area di rigore convince l’arbitro a decretare la massima punizione per il Torino (che Mandragora fallisce). Poi i rigori e i titoli di coda su un match ben diretto dai due giovani direttori di gara meritevoli entrambi della promozione. In particolare non era facile per Tremolada entrare a freddo, senza alcuna esperienza con squadre di serie A e B, e tenere in pugno la gara proseguendo il lavoro fatto dal suo collega.