Il punto sull’arbitro Marco Guida, fischietto della sezione AIA di Torre Annunziata, dopo la sfida tra Inter e Torino
Proprio nell’ultima giornata del girone di andata e nel confronto con la capolista, Marco Guida ha diretto una partita del Torino per la prima volta in questa stagione e lo ha fatto nel modo più convincente possibile. Non soltanto non vi sono stati casi controversi e il VAR Banti non è mai dovuto intervenire ma il direttore di gara di Torre Annunziata ha gestito un match sostanzialmente corretto adottando un metro uniforme che gli ha consentito di tenere in pugno la partita senza patemi. Da elogiare l’autorevolezza con la quale ha preso le sue decisioni ed il dialogo che ha scelto come arma (più che i cartellini) per giustificare le proprie scelte.
All’8’ ad esempio con parole e mimica adeguate ha spiegato agli interisti come il tocco di Singo in area non fosse punibile con il penalty poiché il difensore ivoriano calcia regolarmente col piede il pallone che poi gli carambola fortuitamente sul braccio e quindi da regolamento non può essere un intervento da sanzionare.
Torino, bilancio negativo sotto la direzione dell’arbitro Guida
La partita è scivolata via senza problemi e l’unico cartellino giallo giunge, inevitabile, al 65’ per Calhanoglu che intercetta col braccio al limite della propria area un tiro di Lukic. Manca probabilmente un analogo provvedimento ai danni di Mandragora che al 73’ ferma il pallone con una mano in modo apparentemente non fortuito.
Gara tranquilla e ben amministrata, dunque, per l’arbitro Guida che per i tifosi del Torino è tristemente accostato agli 0-7 contro Atalanta e Milan degli ultimi due anni, al derby con rigore perso nel 2018 ma con il quale i granata registrano l’ultimo precedente vittorioso a San Siro contro l’Inter nell’aprile 2016 (1-2). Stavolta l’impresa non è riuscita ed il bilancio complessivo con l’arbitro campano dopo la gara di ieri è diventato negativo (9 vittorie, 5 pareggi e 10 sconfitte).
Partita che è scivolata via tranquilla.
Molto del merito è di Guida
l’unico appunto che si può fare è alla fina della partita quando, a fronte delle perdite di tempo degli interisti, ha mostrato ostentatamente il cronometro salvo poi fischiare con 4 secondi di ritardo
Nell’insieme sufficiente, anche su su diversi contrasti è casalingo.