Il punto sull’arbitro Mariani, il fischietto che ha diretto la sfida di San Siro vinta dal Milan 4-1
La designazione dell’esperto Maurizio Mariani, al quale nella scorsa stagione fu assegnato anche un derby della Mole (diretto discretamente), alla vigilia era sembrata una garanzia per le due squadre e di fatto l’arbitro della sezione AIA di Aprilia non avrebbe demeritato nella conduzione generale della gara. Sul giudizio, tuttavia, non possono non pesare gli episodi clou sui quali è peraltro dovuto ritornare, in entrambi i casi, sui propri passi dopo esser stato richiamato all’on field review dal VAR Valeri.Â
L’approccio è fiscale
Approccio piuttosto fiscale con l’ammonizione dopo appena 11’ a Ilic che in un contrasto di gioco con Calabria alza un po’ troppo la gamba. Al 23’ rumoreggia il pubblico rossonero per un tocco di braccio di Ilic in area granata ma Mariani fa giustamente proseguire dal momento che l’arto è in posizione assolutamente insindacabile, lungo il corpo. Al 39’ ammonizione per Theo Hernandez che contrasta reiteratamente e scorrettamente Pellegri e poi protesta con l’arbitro.
L’episodio del primo rigore
Al 41’ checking penalty per un tocco di mano di Buongiorno, il direttore di gara viene richiamato al monitor e decide di accordare un rigore molto discutibile decretato in virtù di un regolamento altrettanto discutibile per il quale si valutano posizioni innaturali degli arti senza tenere conto di dinamiche di gioco, volontarietà e buonsenso: innanzitutto Buongiorno si trova alle spalle di Giroud, è intento a marcarlo e non si avvede per niente del pallone che arriva su un cross da sinistra e che il francese devia di schiena a pochi centimetri dal difensore granata il quale ha la visuale coperta e la cui unica preoccupazione, come detto, è quella di contrastare l’attaccante. Per di più l’arbitro visiona al monitor solo una parte dell’azione e su questa base assegna un rigore “televisivo” che, anche qualora lo avesse visto dal campo, non avrebbe mai decretato (tanto più con le regole in vigore fino a poco tempo fa).
Il secondo rigore
Al 50’ cartellino giallo per l’allenatore granata Juric che protesta con l’arbitro per una cintura evidente di Thiaw a Radonjic (ed effettivamente il milanista avrebbe meritato l’ammonizione). Stessa sorte al 57’ per Milinkovic Savic che protesta per un presunto fallo di Loftus-Cheek su Ricci. Al 65’ secondo penalty assegnato al Milan: anche in questo caso attribuito dopo il richiamo al monitor da parte del VAR. Sul lato corto dell’area di rigore Leao entra in area, seguito da Schuurs, ed effettua un cross basso finendo per ricevere un pestone dal difensore olandese dopo essersi liberato del pallone; quest’ultimo aspetto non c’entra poiché lo stesso è in gioco e il fallo resta sempre punibile ma anche in questo caso permangono i dubbi poiché Schuurs non si avvede nemmeno di mettere il piede su quello di Leao essendo già con lo sguardo rivolto in area e sarebbe potuto essere giudicato come un normale contrasto di gioco. Tuttavia, tra i due rigori accordati, questo è il meno clamoroso. Al 70’ vene ammonito Thiaw per un pestone a Karamoh ed all’88’ Linetty per un intervento deciso in tandem con Ricci su Chukwueze.
Dopo questa partita il bilancio di Mariani con il Torino resta comunque in positivo: 12 vittorie, 2 pareggi ed 11 sconfitte.
Come ieri ho giĂ evidenziato in occasione di un posti, Mariani costituisce il profilo del classico arbitro la cui evidente sindrome di sudditanza psicologica si manifesta sia applicando le indicazioni dei colleghi della Sala VAR sia nei confronti dei Club potenti. Infatti egli non ravvede live a pochi metri di… Leggi il resto »
Avremmo perso? Molto probabilmente sì, ma i rossoneri avrebbero dovuto guadagnarsela. Invece, sull’1-1 a 2 minuti dalla fine del primo tempo, ecco il gentile omaggio della classe arbitrale al Milan. Ieri sera, altrettanto gentile omissione della classe arbitrale al mer_dastadium (rigore enorme negato al Bologna giĂ sullo 0-1). Sarebbe stato… Leggi il resto »
Dubbi? 🤣 quello su Buongiorno era talmente inventato che persino i milanisti erano increduli.
La Var è diventata il modo con cui indirizzare le partite a piacimento, usata a capocchia secondo una discrezionalità cervellotica e faziosa.
@Mondo Toro, concordo assolutamente con la tua perfetta analisi.