L’analisi sulla direzione arbitrale dell’arbitro Marcenaro, direttore di gara del match Venezia-Torino chiusosi sullo 0-1
Per la partita valevole per la terza giornata di campionato al “Penzo” di Venezia l’arbitro designato è stato Matteo Marcenaro che ha diretto senza problemi un match piuttosto semplice non incappando in errori evidenti nonostante qualche piccolo tentativo da parte dei lagunari di trarlo in inganno per episodi irrisori in area granata. Il primo all’8’ quando Oristanio dopo un leggerissimo contatto con Lazaro cade in area, l’arbitro valuta bene e lascia proseguire ed il VAR non interviene per giudicare l’entità del contatto. Il primo tempo scorre via senza intoppi con una protesta granata al secondo minuto di recupero per un atterramento al limite dell’area del Venezia di Ricci sul quale Marcenaro non ravvede alcun fallo ed i padroni di casa imbastiscono da lì un pericolosissimo contropiede: anche in questo caso l’arbitro della sezione AIA di Genova giudica come normale contatto di gioco il contrasto Duncan – Ricci.
Nella ripresa 4 gialli mostrati ai granata
Nel secondo tempo il metro si fa un po’ più severo tant’è vero che giungono ben sei ammonizioni (quasi
tutte giuste): al 48’ il primo cartellino giallo è per il granata Linetty che entra a gamba tesa su Oristanio; al 52’ ammonito anche Vojvoda per un’entrata pericolosa in scivolata su Candela; al 68’ provvedimento
severo per Duncan per entrata su Adams ma il contatto è fortuito e non appare falloso e quantomeno non è intenzionale; all’83’ ammonizione per Altare (netta trattenuta ad Ilic); al 91’ punito anche Lazaro per un fallo tattico su Duncan; al 93’ infine ammonizione anche per Pedersen per un duro intervento su Ellertson. Lo stesso neoacquisto norvegese un minuto dopo viene colpito dal pallone in pieno petto in area granata, anche in questo caso tutto regolare. Si è trattato del secondo incontro dei granata con l’arbitro Marcenaro dopo il pareggio (2-2) allo stadio Castellani di Empoli due stagioni fa.