Cesare Prandelli ha rassegnato le proprie dimissioni da allenatore della Fiorentina, probabile il ritorno di Iachini
Cesare Prandelli non è più l’allenatore della Fiorentina. L’allenatore, dopo la sconfitta di domenica contro il Milan, ha rassegnato le proprie dimissioni. Probabile il ritorno in panchina, per queste ultime dieci giornate di campionato, di Beppe Iachini, che era stato esonerato lo scorso novembre a causa dei risultati deludenti. Anche sotto la guida dell’ex ct della nazionale la Fiorentina non è riuscita a invertire con decisione la rotta e ora in classifica è un gradino sopra al Torino con 29 punti.
La lettera del tecnico: “Una decisione dettata dal rispetto per la Fiorentina“
“Firenze, 23 marzo 2021. È la seconda volta che lascio la Fiorentina. La prima per volere di altri, oggi per una mia decisione. Nella vita di ciascuno, oltre che alle cose belle, si accumulano scorie, veleni che talvolta ti presentano il conto tutto assieme“. Inizia così la lunga lettera che Cesare Prandelli ha scritto alla Fiorentina, alla società e ai suoi tifosi per spiegare, raccontare le motivazioni di un addio che arriva come un fulmine a ciel sereno. Righe, pubblicate dalla società viola sul proprio sito ufficiale, nelle quali spiega che “In questo momento della mia vita mi trovo in un assurdo disagio che non mi permette di essere ciò che sono“.
“Ho intrapreso questa nuova esperienza con gioia e amore, trascinato anche dall’entusiasmo della nuova proprietà. Ed è probabilmente il troppo amore per la città, per il ricordo dei bei momenti di sport che ci ho vissuto che sono stato cieco davanti ai primi segnali che qualcosa non andava, qualcosa non era esattamente al suo posto dentro di me. La mia decisione è dettata dalla responsabilità enorme che prima di tutto ho per i calciatori e per la società, ma non ultimo per il rispetto che devo ai tifosi della Fiorentina“.
Prandelli: “Consapevole che la mia carriera può finire qui”
E continua: “Chi va in campo a questo livello, ha senza dubbio un talento specifico, chi ha talento è sensibile e mai vorrei che il mio disagio fosse percepito e condizionasse le prestazioni della squadra. In questi mesi è cresciuta dentro di me un’ombra che ha cambiato anche il mio modo di vedere le cose. Sono venuto qui per dare il 100%, ma appena ho avuto la sensazione che questo non fosse più possibile, per il bene di tutti ho deciso questo mio passo indietro“.
“Ringrazio Rocco Commisso e tutta la sua meravigliosa famiglia, Joe Barone e Daniele Pradè, sempre vicini a me e alla squadra, ma soprattutto ringrazio Firenze che so che sarà capace di capire. Sono consapevole che la mia carriera di allenatore possa finire qui, ma non ho rimpianti e non voglio averne. Probabilmente questo mondo di cui ho fatto parte per tutta la mia vita, non fa più per me e non mi ci riconosco più. Sicuramente sarò cambiato io e il mondo va più veloce di quanto pensassi. Per questo credo che adesso sia arrivato il momento di non farmi più trascinare da questa velocità e di fermarmi per ritrovare chi veramente sono“.
Si è dimesso come testa di ghisa dopo lo 0 a 4 di Lecce. La Fiorentina di Commisso ricorda molto la Cairese senza Ventura e Petrachi…
E se fosse, oltre che debole caratterialmente anche un po’ schifato come me dal calcio 2020? Come può un ex giocatore di calcio vero accettare che 3 arbitri 3 + 2 segnalinee e un quarto uomo non vedano il fallo da cui scaturisce il gol di Ibrahimovic? Come può un… Leggi il resto »
dopo l’Europeo 2012…non ne ha imbroccata…una!