Sintesi e commento / Torino-Lazio è gara piena di emozione: i biancocelesti ribaltano, il Toro non demorde e con Ljajic segna il 2-2

SECONDO TEMPO. La partita riprende come si era fermata: ritmi alti, con il Toro leggermente più padrone del campo. La Lazo, però, come si diceva già in precedenza non resta a guardare: al 7′ Hart è bravissimo su Immobile a bloccare, mentre cinque minuti dopo è Marchetti a intervenire bene su punizione di Ljajic, potente ma centrale. I ritmi, dal quarto d’ora in avanti, calano, e sembra essere una situazione di vantaggio per il Toro. Che però si rilassa troppo. Al 26′ infatti la Lazio trova il pareggio: Djordjevic, entrato in precedenza per Basta (Inzaghi ha cominciato a attaccare) allarga per Felipe Anderson sulla destra, cross perfetto sul secondo palo per Immobile. L’ex granata, lasciato colpevolmente solo da Zappacosta, in semirovesciata batte Hart: non esulta, il bomber napoletano, ma riporta i biancocelesti in parità. Il Toro allora si risveglia: Mihajlovic inserisce prima Obi per Baselli (al 29′), poi al 34′ Maxi Lopez per Benassi, passando al 4-2-4. Qualche minuto prima della seconda sostituzione, Iago Falque tira bene da fuori con la palla che esce alta di poco, mentre al 35′ Belotti, imbeccato proprio bene da Maxi, tira dal limite con la palla che si spegne alla destra di Marchetti. La partita è apertissima a ogni risultato, che infatti cambia ancora. Al 38′ Hart è superlativo a deviare in angolo su tiro di Cataldi da sviluppo su contropiede, concedendo angolo. Dal secondo corner, Murgia appena entrato al posto di Keit, tutto solo, devia di piede lo spiovente da sinistra andando a bucare l’estremo difensore inglese. Ribaltato il risultato: pubblico e giocatori increduli. Mihajlovic non ci sta: al 43′ sostituisce Valdifiori addirittura con Boyé, per recuperare un pareggio che sarebbe meritato. E il Toro ce la fa: Ljajic è di nuovo protagonista. Bravo il 10 a ricevere un pallone da destra, dribbling e tiro, deviazione di mano di Cataldi e rigore (discutibile, secondo la moviola), per i granata. Proprio il serbo spiazza Marchetti e nel primo di 4′ di recupero riporta sul 2-2 la gara. Poi, qualche parapiglia e poco altro: alla fine arriva un punto sia per il Toro, sia per la Lazio. Un risultato tutto sommato giusto, conquistato da due squadre che non a caso sono a parimerito in classifica.

PRIMO TEMPO. C’è il pubblico delle grandi occasioni per Torino-Lazio: i tifosi granata, lo sanno, possono spingere il Toro a consolidare un invidiabile quarto posto, che dopo nove partite comincia a essere sicuramente interessante. La squadra di Mihajlovic scende in campo esattamente come a Palermo: stesso undici e stessa voglia di fare la partita. Lo si capisce subito: al 2′ Benassi in solitaria entra in area e conquista il primo angolo; dopo 6 minuti ci prova Ljajic, senza successo. Ma la sensazione è che il Toro possa effettivamente giocarsela contro gli avversari, che comunque sfidano Benassi e compagni a viso aperto. I ritmi sono alti, e al 20′ è il Toro a passare: Ljajic perde palla sulla trequarti, Valdifiori recupera il pallone e serve benissimo Zappacosta che, lanciato, crossa perfettamente verso il centro. A prendere il pallone di testa è Iago Falque, che batte Marchetti e segna la sua quinta rete in granata. Esplode di gioia il giocatore, esplode di gioia la squadra, esplode di gioia tutto lo stadio, entusiasta per la prova dei granata. La Lazio non sta a guardare, ma la retroguardia del Toro non si fa ingannare: al 27′ però Cataldi è solo e di scivolata per poco non punisce Hart; al 35′ poi un contropiede di Keita vede una super uscita di Hart e un grande recupero, contestuale, di Castan che impediscono all’attaccante di segnare una facile rete. La partita continua a ritmi alti, c’è il tempo per segnalare un altro colpo di testa di Falque al 41′ e un paio di contropiedi avviati dal Toro senza però successo. E dopo 1′ di recupero, termina il primo tempo tra gli applausi del “Grande Torino”. Meritati, per tutti. In particolare per Zappacosta, Benassi e Barreca. Fischiatissimo (e per ora annullato da un ottimo Castan), l’ex Immobile.


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thethaiman
7 anni fa

Simone Inzaghi sul rigore risponde “L’arbitro di porta ha avuto personalità a fischiarlo al ’94, magari capiterà anche a noi”…..No, perché domenica al 98esimo cosa è successo con il Bologna? Sono 2 anni che prendiamo caterve di goals di testa su cross da palla ferma. Cambiano i portieri, i centrali… Leggi il resto »

RiminiGranata
RiminiGranata
7 anni fa

@tric,e altri critici della partita di lialijc.. Lo dico da settimana che fra Immobile e Lialijc credo che per il gioco, il ritmo delle partite e soprattutto per i ritorni in difesa nei recuperi Mihaijlovic avrebbe fatto meglio a tenere Ciro al posto di chiedere Adem. Tuttavia Lialjc palla al… Leggi il resto »

michele-miva "mi sembrava il toro pauroso di ventura"
michele-miva "mi sembrava il toro pauroso di ventura"
7 anni fa

Dispiace solo questa domenica aver assistito ai fischi contro immobile. Invece di ringraziarlo per quello che ci ha dato. Lo si sapeva benissimo che non sarebbe rimasto…..tifosi non da Toro.

castellini70
castellini70
7 anni fa

spiaciuto anche a me… ma bisogna anche dire che ciro ha usato il Toro sempre e solo come un ascensore… (vero però che non ha mai raccontato storie)

RiminiGranata
RiminiGranata
7 anni fa

@michele-miva "mi sembrava il toro pauroso di ventura" , concordo in pieno. Se poi (come penso) tutta la storia è stata scritta fin dall’inizio …. e poi ci danno da bere queste vaccate…è un problema nostro. Oggi Ciro – Batte i FISCHI 2-0 (uno per il goal e due perchè… Leggi il resto »

spinegranata
spinegranata
7 anni fa

libero arbitrio, io sono però d’accordo con te.

2311
2311
7 anni fa

Immobile é un mercenario senza anima

bncbrn
bncbrn
7 anni fa

Spiace ma cosa dovevamo fare? Applaudire uno che alla prima occasione ci ha voltato le spalle per ben due volte?

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