Le parole di Luciano Spalletti dopo Torino-Napoli: ecco il commento dell’allenatore in tv e in conferenza stampa
Luciano Spalletti parla ai microfoni di DAZN dopo Torino-Napoli: “Il gol? Abbiamo fatto un bel recupero palla, e mi fa piacere sottolineare la tripla pressione di Insigne, che ha costretto a giocare in condizioni non facili l’avversario. Fabian ha la mazza da golf quando calcia, a volte sembra che le gambe vadano più piano, ma con il pensiero e con il piede è avanti. Ora c’è da finire bene questo campionato. La non conferenza stampa di ieri voleva dare merito a un’estensione mia, attraverso una presenza, far loro vedere che hanno valore. Il futuro, per noi, è il prossimo allenamento. Diamo loro i meriti del lavoro serio che hanno fatto”.
“Il Toro ci ha messo in difficoltà nel primo tempo”
Ancora Spalletti: “Ospina? In quel caso, i due centrali dovevano alzarsi, in modo che poi l’attaccante avversario deve fare dei metri per tornare in gioco in caso di riconquista. Questo è il modo per contrastare quest’idea moderna di venirti a prendere uomo contro uomo a tutto campo: noi contro questo calcio abbiamo ancora qualcosa da migliorare. Nel primo tempo facevamo difficoltà a far girare il pallone il Toro è riuscito pure ad avere un paio di occasioni. Nel secondo tempo abbiamo fatto più cose che ci assomigliano. Giocano un tipo di calcio che molti allenatori giovani e bravi utilizzano, e diventa poi difficile”, ha spiegato Spalletti.
“Il Torino è abituato a questo tipo di calcio, finché ce la fanno e non riesci a trovare la leggerezza del dai e vai. Quando la porti un po’ la palla, fai posizionamento, contro queste squadre qui non fai molto. Insigne? Lui si è preso delle responsabilità che altri non si sarebbero presi. Lui deve vivere serenamente la scelta che ha fatto, per noi si perde un giocatore di grande livello. Lui ha dimostrato il suo valore da calciatore e da uomo: può andare in giro a testa alta. E’ stato un calciatore qualitativo”.
Spalletti torna su quanto accaduto ieri, quando in conferenza stampa si sono presentati i suoi collaboratori: “Rendere partecipi i miei collaboratori di queste partite vuol dire stare di più addosso alla squadra, scaldarli meglio ancora di più. Giusto che abbiano i miei collaboratori la mia stessa platea, c’è chi ha allenato in A, chi ha allenato la Primavera. Loro sono la mia estensione. Voler dare un certo taglio a quello che è successo ieri… oggi si è vista una squadra che vuole riconoscere a questi tifosi i sacrifici che fanno per sostenere la squadra”.
ma grande cosa? La stupidità di Pobega quell si