Il Torino si prepara ad affrontare il Napoli nella gara valida per la 19ª giornata di Serie A: l’analisi degli uomini di Mazzarri
Archiviata la gara contro la Fiorentina, il Torino prosegue la preparazione per affrontare il Napoli di Walter Mazzarri. Un Napoli che nell’ultimo mese ha attraversato parecchie difficoltà: dalla pesantissima sconfitta in Coppa Italia contro il Frosinone fino alla disfatta dell’Olimpico contro la Roma, dal quale gli azzurri sono usciti in 9, a causa delle espulsioni di Politano e Osimhen. Eppure, dopo l’esonero di Rudi Garcia, il ritorno in panchina di Mazzarri sembrava aver dato un certo brio all’ambiente, che lo aveva accolto con grande entusiasmo. L’avventura sulla panchina partenopea era iniziata nel migliore dei modi, grazie alla vittoria sul campo dell’Atalanta. Poi, anche a causa di un calendario difficilissimo, il Napoli ha raccolto 0 punti nelle successive tre gare, contro Real Madrid, Inter e Juventus. Ora la sfida al Torino dopo il pareggio contro il Monza, con l’obbiettivo di risalire la china.
Gli uomini da tenere d’occhio
In vista della gara contro il Napoli Alessandro Buongiorno e compagni dovranno prepararsi al meglio per affrontare il match con la giusta attenzione. Al Grande Torino mancheranno Victor Osimhen e Zambo Anguissa, partiti per la Coppa d’Africa. Ma al centro dell’attacco gli azzurri dovrebbero affidarsi alla qualità di Giacomo Raspadori, un cliente scomodo per le difese di Serie A. Particolare attenzione anche agli inserimenti di Zielinski, spesso pericoloso tra le linee. Mentre sulla fascia destra bisognerà fare attenzione alle cavalcate del capitano Giovanni Di Lorenzo che sì sa svolgere un’ottima fase difensiva, ma è anche molto bravo ad attaccare gli spazi in area di rigore.
La probabile formazione
Probabile formazione Napoli (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Cajuste, Lobotka, Zielinski; Politano, Raspadori, Kvaratskhelia. All. Walter Mazzarri. A disp. Contini, D’Avino, Zanoli, Ostigard, Lindstrom, Zerbin, Gaetano, Simeone.

ma come si fa a trovare stimoli, grinta, voglia di andare oltre, di riprendere un parziale negativo, di provare a vincerla negli ultimi minuti anche se sei svantaggiato, acquisire una mentalità vincente se non si ha mai un obbiettivo dichiarato? Sta storia di migliorarsi ogni partita come obbiettivo la trovo… Leggi il resto »
Questa la sua ultima dichiarazione: “Obiettivi? A fine campionato vedremo” che stimoli può dare una dichiarazione del genere?
Frase già sentita “un po’” di volte in casa Toro
una non risposta che esprime una risposta lapalissiana ovvero ” non abbiamo obbiettivi”. Nuovamente!
Ovviamente…
……e noi cn l’obbligo di rilanciarli? Spero di no ma purtroppo siamo maestri in questo 🤦♂️🤦♂️🤦♂️🤦♂️🤦♂️🤦♂️🤦♂️
E cairese con obbligo di galleggiare fra dodicesimo e nano posto.