Il Toro cade anche contro la Sampdoria: si sblocca Verdi ma i doriani rimontano grazie a Ramirez e Quagliarella. Non certo l’esordio sperato da Longo
Chi sperava di poter brindare al suono di “buona la prima per Longo” si è purtroppo trovato a dover commentare l’ennesimo Ko del Torino. E’ un “nuovo Toro” solo in panchina mentre il Grande Torino mette in mostra ancora una volta il vecchio Toro che prima illude e poi crolla facendosi rimontare dagli ospiti blucerchiati. Il tecnico ci prova a incitare i suoi ma Belotti e compagni continuano a non trovare l’uscita da quel tunnel che li ha visti soccombere, dopo Atalanta e Lecce, anche sotto i colpi della Sampdoria. Illude il primo gol granata di Simone Verdi, finalemente sbloccatosi, poi la doppietta di Gaston Ramirez e il rigore di Quagliarella mandano in frantumi i sogni di gloria della formazione di Longo. Qualche segnale positivo dal punto di vista dell’atteggiamento c’è stato ma è davvero ancora troppo poco per far sperare in una netta inversione di rotta. Il lavoro di Longo non sarĂ nĂ© facile nĂ© rapido ma di tempo, il Toro, ne ha poco e i punti persi cominciano davvero a pesare.
Torino-Sampdoria 1-3: il primo tempo
Moreno Longo per il suo debutto sulla panchina del Torino sceglie di non stravolgere lo schieramento tattico della squadra che fino a pochi giorni fa era di Walter Mazzarri, anche qualche piccola modifica la apporta: il modulo di partenza è infatti un 3-4-3 puro, piĂą che un 3-4-2-1, con Simone Verdi e Alejandro Berenguer che agiscono in una posizione piĂą defilata ma allo stesso tempo piĂą avanzata rispetto a quanto fatto in precedenza. Il Toro è padrone del campo sin dalle prime battute: Andrea Belotti e compagni si mostrano subito aggressivi, arrivano prima sulle seconde palle e chiudono la Sampdoria nella propria metĂ campo. Di vere occasioni da gol però non se ne vedono fino al 36′, quando Berenguer gira di testa un cross di Lukic ma non riesce ad angolare il pallone e Audero blocca. I blucerchiati rispondono con una conclusione di Ramirez che viene però respinta da Sirigu. Il primo tempo finisce così sullo 0-0.
Torino-Sampdoria 1-3: il secondo tempo
Il secondo tempo ricomincia sulla stessa scia dei primi 45 minuti: Toro che tenta il pressing e Sampdoria che dopo appena due minuti cerca di sfruttare una bella chance con Gabbiadini senza riuscire ad impensierire davvero Sirigu. Anche Gaston Ramirez, qualche minuto piĂą tardi, ci riprova ma trova sulla sua strada il solito Sirigu e il Toro approfitta per ripartire in contropiede con Belotti che triangola con Verdi: troppo lunga la chiusura dell’attaccante per il Gallo e niente di fatto per i granata. Al 55′, però, è proprio Verdi, finalmente, a sbloccarsi. Ennesima giocata perfetta di Berenguer che apre la strada ad un attaccante per troppo tempo atteso: palla tagliata e Audero battuto. Toro avanti alla prima vera e propria occasione da gol creata dalla squadra di Longo. Ma è purtroppo un’illusione, un miraggio.
Il vantaggio, infatti, dura davvero poco: la Sampdoria prima pareggia i conti su punizione con Gaston Ramirez e poi, in appena 8 minuti, ribalta il risultato grazie alla seconda rete personale di Ramirez e al rigore trasformato da Quagliarella. Finale da incubo, dunque, per il Torino che si trova anche in inferioritĂ numerica per l’espulsione, in occasione del fallo da rigore, di Izzo. L’arrivo di Longo, dunque, non basta a cambiare l’inerzia di questo campionato granata e il riscatto, ancora una volta, deve essere rimandato. A quando?
Note le sconfitte le cause sono uguali. Non si può giocare con Berenguer e Verdi trequartisti le due a centrocampo, il Calcio è fatto di equilibri e questa squadra non òli ha. Adesso se Longo ha fatto la prima e ha valutato che non c’erano le condizioni, tempo, per cambiare… Leggi il resto »
La squadra è in tilt, soprattutto si sfascia davanti alle prime difficoltĂ . Oggi hanno lottato decentemente fino al gol del pareggio, poi buio totale. Dopo Lecce speravo che l’assenza totale di nerbo e concentrazione fosse dovuta ad una insofferenza verso Mazzarri, forse è in parte vero, ma purtroppo alla squadra… Leggi il resto »
I frutti amari di una lunga gestione devastante.
A danni il duo urbanetto (80%) – TDG (20%) credo sia secondo solo a Katrina.
Al nano sono andati di cu.lo un paio di colpi con Ventura, se no saremmo perennemente tra B e C.
Altamente probabile.