Ospite del Toro Club Tigliole, Andrea Silenzi ha parlato della squadra a cui è rimasto molto legato: “Voglio bene ai tifosi, sono anche io un cuore granata”
Oggi come allora, Andrea Silenzi non è cambiato. L’ex calciatore del Torino si mantiene in grande forma, continua a seguire il calcio e il Toro che gli ha dato davvero tante soddisfazioni. Era anche lui, come Schachner e molti altri compagni, protagonista alla grande serata del Toro Club Tigliole, dove ha parlato del suo passato e del presente granata. “Io in forma? Bisogna sempre restare allenati, per noi è molto importante” dice. “Al Torino ho passato delle stagioni davvero ricche di soddisfazioni, e non solo in campo. Sono rimaste delle amicizie che vanno avanti nel tempo. Credo che l’esperienza al Toro sia stata formativa anche a livello umano“.
Silenzi: “Quel Torino era speciale. Mondonico ci ha fatto rendere al massimo”
E in effetti, una Coppa Italia non si vince per caso. Nel 1993 fu proprio il Torino di Mondonico a vincerla, con un Silenzi assoluto protagonista. “Eravamo una bella squadra, molto unita” ribadisce l’ex calciatore, di professione attaccante. “Per esempio, Venturin è un mio vicino di casa, ci vediamo molto spesso. E poi sento molto Annoni e altri compagni. Quando ci rincontriamo è come se fosse passato solo un giorno“. Grande merito di quel successo (“quanto fu strana quella finale!” afferma), va però a Emiliano Mondonico, un allenatore “che ha sfruttato appieno le caratteristiche di ognuno di noi. Ci ha fatti rendere al massimo, e con i giocatori importanti i risultati sono venuti“.
Silenzi striglia il Torino: “Speriamo ci possa essere qualche altro trofeo da festeggiare”
Già, i risultati. Quelli che al Torino in questo momento sembrano proprio mancare. “Io voglio davvero bene ai tifosi del Toro, mi sento un cuore granata” dice Silenzi, che manifesta lo stesso affetto di Schachner. “La speranza è che il prima possibile ci possa essere qualche altro trofeo da festeggiare, perché è passato davvero tanto, forse troppo tempo. Sì, è ora di esultare di nuovo, di vincere qualcosa” dice. Con il sorriso sulle labbra, certamente. Ma lo sprone, pur bonario, c’è tutto.
Questa non e’ una squadra, e’ un’insieme di cossi rotti tenuti insieme con lo scotch e lo sanno difatti appena perdono un po di volte vanno in cresi. Questo no e’ il Toro di queando ero giovane, questo e’ un clone e non ha neppure lo stesso nome, ha solo… Leggi il resto »
scusate, cocci rotti, non cossi rotti.
Dici cose giuste come quella che un bravo allenatore sa fruttare appieno le qualità di tutti.
Pero sti capelli mandali in pensione che ti vogliamo bene lo stesso, nasone.
Grande Silenzi…….
Rimarrai nei nostri cuori….