Il centrocampista ha sfoderato nel derby una delle migliori prestazioni stagionali: la mediana a due messa in piedi dal tecnico lo esalta

“Finché Baselli non avrà il fuoco negli occhi non farà mai nulla”. Era cominciata con queste dichiarazioni la stagione di Mihajlovic e del centrocampista bergamasco. Una tirata d’orecchie senza peli sulla lingua, come d’abitudine per il tecnico serbo. La reazione, sul campo, non era stata delle più convincenti: una stagione altalenante, quella vissuta dall’ex Atalanta, sospesa tra sprazzi della sua grande qualità e prestazioni anonime. Da metà marzo in poi, però, i primi segnali di crescita. Una brillantezza fisica ritrovata e una maggiore grinta, proprio come da espressa richiesta del suo allenatore. E lo zampino il mister granata ce lo ha messo, eccome. Non è un caso, infatti, che la vera svolta sia arrivata con il passaggio in pianta stabile al 4-2-3-1. Mediana a due che ha trovato in Baselli un interprete perfetto, per qualità, una sempre migliore attitudine difensiva e cattiveria agonistica.

Nel derby contro la Juventus, il centrocampista ha confermato il momento di grande forma che sta attraversando, offrendo una delle migliori prestazioni stagionali. I piedi sono quelli educati di chi sa guidare il gioco della squadra; e la precisione mostrata nelle ripartenze è lì a dimostrarlo. L’interdizione, il dubbio più grande visto il fisico non proprio statuario, è in costante miglioramento e la coppia formata con Acquah, almeno fino a quando il ghanese è rimasto in campo, ben si è comportata al cospetto del temibile attacco bianconero. Il Toro si gode un Baselli rivitalizzato dalla cura Mihajlovic, tanto in termini di grinta (o “fuoco negli occhi”), quanto in chiave tattica, con il ruolo da protagonista nel centrocampo a due. L’infortunio che lo ha colpito a un quarto d’ora dalla fine non sembra destare particolari preoccupazioni in casa granata. Contro il Napoli, il classe ‘92 ci sarà, con tutta probabilità. E la sfida contro i ragazzi di Sarri sarà banco di prova impegnativo almeno quanto quello dello “Stadium”. La volontà è quella di non fermarsi, per chiudere con il sorriso la stagione ed eliminare definitivamente quei primi rimproveri di Mihajlovic.


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Forza Toro
6 anni fa

Sono due ruoli completamente diversi. Albertini esterno nel centrocampo a tre lo vedi? Baselli è il nostro Albertini

Forza Toro
6 anni fa

Aveva ragione lui? L’ha fatto giocare fuori ruolo tutta la stagione. Avevo ragione io, che sono due anni che scrivo che Baselli è un regista. Io il giocatore dei due a centrocampo che imposta la manovra lo chiamo regista. Lui è Albertini, Acquah è Gattuso. Non l’aveva capito né Ventura,… Leggi il resto »

Viaggiatore
6 anni fa

Una grande intuizione il 4-2-3-1 all’origine disegnato per Ljajic, ha rivitalizzato alla grande il centrocampo perchè i nostri centrocampisti dialogano con lo stesso serbo (vero fulcro del gioco) e sono più attenti a coprire che a fare le 2 fasi.

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