L’esterno granata racconta il suo momento a Dario Marcolin. Tra Inter, Toro, il derby e il futuro in nazionale

Raoul Bellanova coinvolto in un vero e proprio allenamento con Dario Marcolin nella cornice del Filadelfia. L’esterno granata è infatti ospite della trasmissione My Skills, disponibile online su Dazn. Sgambettata in compagnia dell’opinionista ed ex centrocampista, a partire dall’attacco della profondità (“La mia giocata principale è l’uno-due. L’attacco della profondità alle spalle del terzino per cercare di coglierlo impreparato”), e spiegando nel mentre il lavoro che gli chiede Juric:  “Chiede molto dai quinti. Non è facile fare questo ruolo nella sua squadra. Devi avere tanta velocità, resistenza perché lui vuole un grande approccio sia in fase offensiva che fase difensiva, perché una volta che chiudi l’azione devi essere pronto a rientrare. Ovviamente ci sono altre qualità che servono a un quinto. Fare i cross. Diciamo che sei un giocatore importante. Devi fare la differenza. Sei un giocatore offensivo, quindi devi essere propositivo, devi andare a chiudere l’azione per cercare di far gol e cercare di mettere più palle buone possibili dentro per gli attaccanti“.

Il Toro e il sogno Europa

Raoul Bellanova a Torino sta trovando la maturità da calciatore, di pari passo con l’obiettivo di squadra: “Qua mi sento come a casa. Una famiglia. Quando sono arrivato mi sembrava di essere qui da mesi. Poi comunque non è stato un inizio facile. Nonostante questo il mister e i miei compagni hanno sempre creduto in me. Poi piano piano conoscendosi sono uscite le qualità, sia singole che della squadra . Stiamo vivendo un bellissimo periodo in questo momento. Per la questione Europa comunque siamo là. Sognare non costa nulla però tutto dipenderà da noi, dal campo. Quindi adesso partita dopo partita penseremo a far più punti possibili e cercare di raggiungere l’obiettivo”.

Bellanova, l’esperienza in Champions

Un percorso di crescita cominciato già nella sua esperienza all’Inter, che gli ha permesso di scendere in campo in finale di Champions “Diciamo che non ti capita tutti i giorni di giocare in Champions League. Sono entrato contro Barcellona, Bayern Monaco e Manchester City. Vuoi o non vuoi anche se non giochi queste partite  e le vivi dalla panchina, ti aiutano. Anche solo allenarsi con certi campioni ti fa veramente capire quali sono le cose importanti e su cosa devi lavorare per diventare un grande campione – dice Bellanova, che aggiunge – Poi penso che l’aspetto mentale di un calciatore sia l’aspetto più importante ancora più dell’aspetto tecnico. La prima cosa su cui deve lavorare un giocatore, su cui io ho lavorato veramente tanto, soprattutto quest’anno, è l’aspetto mentale”.

Bellanova, “Il mio idolo?” Maicon”

Bellanova racconta a Marcolin come intende il suo ruolo di quinto.  “Con il passare negli anni ho iniziato a preferire di giocare nello stretto con l’uomo che viene addosso, te la sposta all’ultimo. Poi ovviamente le mie qualità sono a campo aperto, nello spazio, quando mi lanciano in corsa. Anche nello stretto però mi ci trovo bene a giocare”. Grandi nomi da cui apprendere per Bellanova: “Da piccolo, dato che sono interista, mi ispirava sempre a Maicon. Non siamo molto uguali. Con il passare degli anni ho iniziato a prendere spunto da Walker del City. Mi ci rivedo in qualità fisiche e tecniche”.

Il derby e la nazionale

L’intervista passa poi alla stretta attualità, che si lega all’imminente derby della Mole: “Sappiamo che il Torino non vince un derby dal 2015. Sappiamo quanto i tifosi ci tengono a questo tipo di partita. Vincere un derby ci darebbe una spinta incredibile e sicuramente ci aiuterebbe per le partite che verrebbero dopo”. Partite in cui Bellanova avrà anche l’obiettivo di convincere Luciano Spalletti a portarlo in nazionale: “Già al momento in cui è arrivata la convocazione ero il ragazzo più felice del mondo. Si sa che la maglia azzurra è il sogno di ogni bambino. Quando ho saputo la sera prima che avrei potuto giocare non è stato facilissimo dormire tra emozione, tensione ecc. Una volta che entri in campo tutto passa. Ora cercherò lavorare come o più di prima per cercare di ottenere un posto per l’Europeo di quest’estate. – aggiunge – “Penso che in quei 45 minuti in cui ho giocato ho dimostrato le mie qualità. Tutto dipenderà da come farò qui al Torino. Se sono arrivato in nazionale è grazie al Torino, al mister, i miei compagni. Cercherò di dare il massimo per questa maglia, sperando di vestire quella azzurra quest’estate”.

Bellanova, il fantacalcio con Gemello

Curioso poi l’aneddoto sul Fantacalcio in coppia con Gemello “Lo facciamo a coppie. Io sono con Luca Gemello in squadra. Saliva il prezzo 18, 19 e una volta che rialzavo c’era lui che mi toccava come a dire “Basta, basta”, però 20 era un po’ troppo. Poi le prime partite non erano andate benissimo. Poi diciamo che adesso a 20 mi ricomprerei volentieri”.

Raoul Bellanova of Torino FC in action during the Serie A football match between Torino FC and AC Monza.
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ultimo aggiornamento: 11-04-2024


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James 75
3 mesi fa

Ragazzo classiche parole di circostanza, oramai è un copia e incolla, ma a te va perdonato tutto, sei giovane, senza te è Zapata avremmo gli stessi punti del Sassuolo, altroché grande Juric, grandi voi 2 e Buongiorno un po’ Vlasic e Gineitis, il resto da campionato Afghano.

dadde
dadde
3 mesi fa

L’hai combinata grossa

mavafancairo
3 mesi fa
Reply to  dadde

il RealEmpoli, dalla parte sua e di Tameze, ha fatto il bello e il cattivo tempo

Sangueblu
3 mesi fa

Là dove?????

Dhrama
Dhrama
3 mesi fa
Reply to  Sangueblu

Là dove non diamo fastidio a nessuno

mavafancairo
3 mesi fa
Reply to  Sangueblu

là dove non batte il sole

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