L’attaccante granata sulla sua carriera, i suoi sogni e il suo passato: “Ventura mi ha insegnato molto. Graziani? Credo di somigliargli”

Il Gallo Belotti è sempre stato un ragazzo semplice. Concreto, ambizioso, ma semplice e genuino. Si ricorda da dove arriva, i sacrifici che i suoi genitori hanno sempre dovuto fare per lui, e i sacrifici che lui stesso ha dovuto portare avanti per inseguire il suo sogno: diventare un calciatore. Fin dai primissimi tempi, fin da quando, nell’AlbinoLeffe, rischiava di fare panchina o finire in Primavera, in Lega Pro.

Ho rinunciato a tante cose” spiega Belotti in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, “ma non me ne pento”. E ora, il lavoro comincia a emergere in tutto. Devo ringraziare, tra tanti, anche Ventura: anche in Nazionale mi ha ripetuto un concetto importante, cioè che se voglio posso fare qualsiasi cosa. Mi ha spiegato come leggere le partite, tanti modi di mettermi in campo. Ora lavoro con Mihajlovic: se mi massacra non mi offendo, anzi ci si può caricare anche così. I rigori? Non è vero che ho chiuso, mi continuo ad allenare. Li ho sempre segnati, in realtà. Ma ci si ricorda solo degli ultimi…“.

CAMPO, 28.8.16, stadio Olimpico Grande Torino, 2.a giornata di Serie A, TORINO-BOLOGNA, nella foto: Andrea Belotti
CAMPO, 28.8.16, stadio Olimpico Grande Torino, 2.a giornata di Serie A, TORINO-BOLOGNA, nella foto: Andrea Belotti

Sul Toro, poi ha parole d’amore. D’amore vero: “Sono arrivato come acquisto più pagato, ma mi hanno sempre fatto lavorare sereno. Anche quando non segnavo. La fascia da capitano? Sarebbe un sogno. L’ho già indossata contro la Fiorentina, è stata un’emozione. Ma Bovo ha ragione, siamo tutti capitani. A chi assomiglio? Penso di avvicinarmi più di tutti a Graziani, per tipologia di attaccante. E non lo dico perché giochi nel Toro, ma perché davvero lo penso. Anche perché non potrei mai alzare la cresta: una vita fondata sulla presunzione del proprio status, genera solo rapporti falsi. Io voglio che si veda ancora l’Andrea di Gorlago, perché sono ancora quella persona lì“. E tutti, davvero, gli credono.


15 Commenti
più nuovi
più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
Giankjc (più Toro e meno guinzagli&collari)

Vero che assomiglia al mitico Ciccio, per movenze e impegno. Vi siete chiesti perché negli ultimi anni il capitano è stato Vives? In una società come il Torino FC di braccino, sono i Bovo, i Molinaro e i Moretti (decisamente il più meritevole dei tre) a poter indossare la fascia….… Leggi il resto »

sudgranata
sudgranata
7 anni fa

Splendido giocatore. Ma sarebbe disposto a dichiararsi completamento conquistato dall’esoterico mondo granata e volerne diventare una bandiera come il mitico Puliciclone?. Ha veramente la forza di resistere alle tentazioni o di comportarsi come un calciatore ( e una persona) qualunque?. E il popolo granata, da sempre alla ricerca di punti… Leggi il resto »

Giankjc (più Toro e meno guinzagli&collari)
Reply to  sudgranata

Chiaramente no. È solo una beata illusione.

Cup
Cup
7 anni fa

Lo apprezzo moltissimo e mi sembra genuino, ma per la fascia di capitano continuiamo a lasciarla a colui che della formazione iniziale ha indossato più volte la maglia, com’è stato fino a oggi.

Toro, allenamento al mattino a porte chiuse: svuotata l’infermeria

Valdifiori, se ci sei batti un colpo: Palermo è già prova del nove