Sia contro la Lazio che contro l’Inter, l’ingresso di Maxi Lopez ha rinvigorito l’attacco: con Belotti intoccabile, può nascere un’alternativa al 4-3-3
Idee chiare sin dal primo giorno per Mihajlovic, che senza fronzoli ha da subito conferito un’identità precisa alla squadra, requisito fondamentale per partire col piede giusto. Belotti al centro dell’attacco, affiancato da due giocatori di fantasia capaci di saltare l’uomo, creare situazioni propizie laddove apparentemente non ce sono: il trio offensivo voluto dal tecnico serbo è nato secondo questi principi, con risultati positivi che hanno a tratti infiammato il popolo granata. Ma l’imprevedibilità degli eventi, talvolta può creare scenari non preventivabili, o almeno in un primo momento non considerati prioritari.
E’ un po’ quello che sta accadendo all’attacco del Torino, che nelle ultime due partite contro Lazio e Inter, ha faticato a trovare quell’efficacia che aveva consentito alla squadra di travolgere il Palermo, o di battere senza troppi complimenti avversari come Roma e Fiorentina. Contro la Lazio, Mihajlovic nel momento della disperazione si è affidato all’esperienza di Maxi Lopez (in quel caso anche di Boyé) per rimettere in piedi una situazione che sembrava perduta: con il risultato di restituire linfa all’attacco della squadra, strappando il prezioso pareggio. Mossa tentata anche contro l’Inter, l’ingresso dell’argentino ha visibilmente aumentato la capacità di fuoco del Toro: suo è l’assist per Belotti, che sfruttando l’indecisione difensiva avversaria si è involato verso la porta siglando il gol del momentaneo pareggio.
Belotti-Maxi Lopez insieme in campo, dunque, sta diventando qualcosa più di una semplice soluzione da adoperare in caso di emergenza. Con la sua sagacia tattica, Mihajlovic potrebbe presto disegnare una soluzione alternativa al consolidato 4-3-3. Del resto, le qualità degli altri due pezzi pregiati dell’attacco granata, Ljajic e Falque, non faticherebbero a sposarsi con la nuova disposizione: entrambi defilati in fascia (con dei compiti di copertura), o ad alternarsi sulla trequarti cercando di inventare situazioni da gol per il tandem d’attacco. Una soluzione alternativa al momento, che potrebbe oltretutto rimescolare quanto basta le gerarchie, restituendo i giusti stimoli e scongiurando il rischio che, qualche giocatore, possa inconsciamente dare troppo per scontato.
Liajc non so se dura.è un laiano, diciamo la tutta.uno in grado d’indispettire i tifosi. Finora c’è riuscito spesso
Sì penso anche io che maxi lo voglia inserire a partita in corso domani rivedremo baseli e Benassi a centrocampo e metterà Martinez e boye in avanti e desil vestre al posto di zappa anche se io preferisco zappa .. insomma quello che doveva fare a milano
mah, Miha non gioca con il 4-4-2 e per giocare con il 4-3-1-2 devi sacrificare uno tra Iago Ljajic e Boyè…
impensabile conoscendo il serbo, il problema è piuttosto il centrocampo, con la coperta corta.
edit 2 tra i 3 attaccanti…