Il terzino sinistro ha rilasciato la prima intervista da quando veste la maglia granata, parlando di obiettivi e non solo
Un grande impatto sin da subito per Cristiano Biraghi, acquisto di esperienza del mercato invernale del Torino. Il terzino sinistro si è calato perfettamente nella realtà granata, arrivando con umiltà e inserendosi al meglio negli schemi tattici di Vanoli. Un’ottima prova anche contro il Milan per lui, che a pochi giorni dalla sfida contro il Monza ha rilasciato la prima intervista da giocatore del Toro.
Le parole di Biraghi
Prima di tutto, il terzino ha parlato di come ha percepito il trasferimento: “Sono stati giorni intensi a livello di emozioni, erano 7 anni che vivevo a Firenze, una città non come le altre dal punto di vista di calore e affetto. È capitata questa grande opportunità e sono molto grato a chi mi ha voluto qui, visto che posso iniziare questa avventura fantastica con una maglia gloriosa e con una storia di enorme rispetto. È stato un mese di emozioni: prima la delusione di dover lasciare Firenze, poi la gioia di arrivare qui“.
Poi, sul suo ruolo: “Ho avuto la fortuna negli anni di aver fatto tanti ruoli, quindi ho acquisito delle capacità differenti a seconda della posizione in campo. Negli ultimi anni con Italiano abbiamo giocato a 4 ed è normale che in questo momento mi sento più a mio agio a giocare da terzino sinistro. All’Inter ho fatto invece il quinto con Conte. Avendo come capacità principale quella di attaccare mi sta anche bene fare il quinto di spinta, io cerco di mettere io il massimo ovunque”.
Il difensore conosceva già Vanoli, e ne ha parlato così: “Mi conosce dall’esperienza avuta insieme all’Inter, mi piace molto la sua idea di gioco e penso che si sposi perfettamente con le mie caratteristiche. Ho ritrovato un Vanoli simile a quello dell’Inter, anche se adesso ha dei compiti diversi. Quell’anno abbiamo lavorato molto insieme perché lui seguiva la fase difensiva, caratterialmente ha sempre preteso molto dai giocatori. Sposo perfettamente la sua mentalità”.
Dopodiché, ha dichiarato: “Voglio segnare con questa maglia. Quando uno inizia a giocare a calcio da bambino la massima gioia è fare gol. Spero più che altro che gli eventuali gol servano per la squadra, per ottenere punti importanti”.
Non poteva mancare un discorso di apprezzamento per Mihajlovic, uno dei suoi idoli: “Purtroppo non ho mai avuto la fortuna di conoscere di persona Mihajlovic, mi sarebbe piaciuto molto non solo per rubargli qualche consiglio sui calci piazzati ma anche per il suo spirito, per la tenacia e la personalità che lo hanno sempre contraddistinto. Sono contento che venga ricordato per queste grandi doti”.
L’ex Fiorentina avrà anche un ruolo importante nello spogliatoio: “Uno dei miei obiettivi è quello di aiutare i ragazzi negli atteggiamenti e nella mentalità, avendo un po’ di esperienza. Cercherò di mettere questo al servizio della squadra”
Biraghi ha poi parlato di cosa vuol dire giocare per il Torino: “Ho capito subito cosa vuol dire giocare nel Torino, non è da tutti poterlo fare. Non voglio dire adesso se sarò un giocatore da Toro, però sicuramente farò di tutto per esserlo. Se tutti raggiungiamo questa mentalità si potrà costruire qualcosa di importante”.
E per concludere, sul sogno Nazionale: “La Nazionale è sempre un obiettivo, ma poi bisogna anche essere realisti: in questo momento per fortuna si è creato un bel movimento con giocatori giovani e forti, che hanno un futuro. Abbiamo uno dei migliori allenatori del paese, sono molto contento dell’Italia”.

Dominguez pagato meno di Pedersen. Sartori è un genio, Vagnati la lampada!
Beh dai, un gol l’hai già fatto. Spero vivamente il prossimo sia nella porta giusta.
Vai Biraghino!
FVCG
Mi raccomando, quando fate la spesa acquistate i suoi figli: i biraghini. 🙂
Ricordo il gelato gusto crema/fiordilatte a Cavallermaggiore nel punto vendita dell’azienda Biraghi…fantastico, provato in piazza San Carlo nel nuovo punto vendita peggiorato molto.
La casa madre è comunque sempre la migliore. Io sono un grande fan dei biraghini, per quello che inconsciamente mi è sempre stato simpatico 🙂