Ecco cosa ha funzionato e cosa invece è andato storto nella sfida Cagliari-Torino andata in scena sul campo della Sardegna Arena

Finisce nel migliore dei modi la trasferta sarda dei granata. Cagliari-Torino, chiuso con un netto 0-4, sancisce infatti il ritorno al successo del Toro di Mazzarri che riesce finalmente ad archiviare le quattro sconfitte consecutive e ripartire. Una partita dai due volti, con un primo tempo noioso e poco promettente nel quale sono i sardi a fare la partita e una ripresa nella quale, complice anche e soprattutto l’ingresso in campo di Adem Ljajic, i granata ribaltano il fronte dei giochi ritrovando quel piglio che sembrava ormai perso. Ecco dunque quello che ha funzionato nella sfida andata in scena alla “Sardegna Arena” e cosa, invece, non ha convinto in questo Cagliari-Torino.

Cagliari-Torino, i top della sfida della “Sardegna Arena”

La rivincita di Ljajic: dopo tanta panchina, le critiche di Mazzarri e le voci di mercato che lo davano per partente, l’attaccante granata si è preso ufficialmente la sua rivincita. La prestazione contro il Cagliari ha palesato a tutto quanto il fantasista sia fondamentale per questa squadra: lasciarlo in panchina, adesso, diventa una scelta davvero difficile.
Esordio di Bonifazi: finalmente. Il Toro voleva lanciare i giovani e contro il Cagliari tocca a Bonifazi fare il suo esordio con la maglia granata. Prende il posto di Nkoulou e non elude le aspettative. Non viene chiamato ad interventi impossibili ma la cosa importante, per il giovane granata, è aver trovato lo spazio tanto agognato. E non può che esserne felice Bonifazi che, dopo Cagliari-Torino, non nasconde tutto il suo orgoglio per questo esordio. Nella speranza che sia solo la prima di una lunga serie di presenze.
Il Risultato: dopo quattro sconfitte consecutive e nonostante un primo tempo non certo esaltante, il Toro torna finalmente alla vittoria e lo fa come meglio non poteva. Quattro gol al Cagliari riportano così un po’di serenità nell’ambiente granata che sceglie il modo migliore per onorare Emiliano Mondonico a cui proprio poche ore prima veniva dato l’ultimo saluto.
Difesa solida e senza reti: A contribuire a portare un po’ di calma al Torino ci ha pensato anche la difesa granata che, al contrario delle precedenti quattro sfide, torna a chiudere un match immacolata, senza commettere errori madornali e soprattutto senza prendere gol.

Cagliari-Torino, i flop della sfida alla “Sardegna Arena”

Il primo tempo: a dispetto di come poi si è conclusa la sfida, il primo tempo lasciava presagire tutt’altra partita. Ritmi basi, poche occasioni per parte e un brivido per lato con Baselli a sfiorare il gol e Sirigu che salva con la punta delle dite la propria porta. Un primo tempo nel complesso noioso e con pochi spunti.
Nkoulou: se per altri giocatori, Ljajic sututti, il cambio di modulo non è un problema, per il difensore la difesa a tre è ancora un oggetto sconosciuto. A differenza di quanto visto da inizio stagione, per lui arriva la prima partita decisamente sottotono: Nkoulou è ormai una certezza nella retroguardia granata ma deve ancora prendere le misure con il nuovo schieramento. Un problema che di certo non intacca il valore del giocatore.
Un Cagliari arrendevole: il Torino entra nella ripresa e ribalta la partita grazie ad una grande prestazione di un gruppo che ha ritrovato il suo trascinatore ma anche grazie ad un avversario che non sembra in grado di ostacolare i granata. Lungi dallo sminuire la prestazione di Belotti e compagni, era probabilmente lecito aspettarsi un Cagliari meno arrendevole soprattutto vista la posizione in classifica e la necessità di fare punti.

 


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