In una delle stanze della Cronaca di Milano del Corriere della Sera sono caduti dei calcinacci: Cairo sta facendo costruire un ascensore
Il Presidente del Torino Urbano Cairo ha in programma la costruzione di un nuovo ufficio nella sede del Corriere della Sera, precisamente al primo piano della struttura di Via Solferino 28. Il patron granata, a tal proposito, sta facendo istallare un ascensore che lo porterebbe direttamente all’interno della sua stanza, ma i lavori non stanno procedendo nel migliore dei modi. Nella giornata di ieri, infatti, c’è stata la caduta di calcinacci su una scrivania al piano terra (come riportato da professionereporter.eu), che fortunatamente non ha provocato danni a persone. L’allarme è scattato intorno alle 14, quando si è aperto un controsoffitto. Fortunatamente, sulla postazione in cui è avvenuto il crollo, non stava lavorando nessuno, ma il rischio è stato alto. I redattori lamentano da giorni una grossa quantità di polvere e rumori assordanti e hanno chiesto al Comitato di redazione una maggiore sicurezza delle condizioni di lavoro. L’azienda che si occupa dei lavori ha già fatto sapere che ci saranno controlli più accurati sulla struttura e non è esclusa la possibilità per i redattori di lavorare in smart working per i prossimi 15 giorni.
Arriverà in Procura sporco di calcinacci?
Azzz… i ricchi si fanno l’aereo privato… cairo l’ascensore…
Mi sa che anche quest’anno DeBruyne ce lo sognamo 😀
🤣🤣
Questa è la migliore. Non che ci volesse molto…
zerotreini esche e poi i cog.lioni che commnetano per prima e di più sono i cairoti leccame.rda, sono dei fottutti gegni questi tracanna feci.
“gegni”
Però!
“Che come sempre abboccato” Però!
eh si leccam.erda che abbocca a qualsiasi str.onzo ti facciano sventolare davanti a quella faccia da ca.zzo che tieni, perchè secondo te scrivo genio ad un id.iota come te? Pagliaccio leccam.erda tu sei un gegno vero! cog.lione.
Secondo commento uguale per il nostro CTRL C/ CTRL V, idee nuove fioccano!
Il primo boccalone sei sempre tu, se anche ti ributtano in acqua abbocchi di nuovo