Le dichiarazioni di Urbano Cairo sul programma per la commemorazione e sulla ripresa del campionato legata all’emergenza coronavirus
In occasione del 4 maggio, torna a parlare Urbano Cairo. “Il Grande Torino diede un senso di rivincita, il popolo italiano si unì, c’era un affetto particolare. Andremo velocemente a Superga per deporre un mazzo di fiori, con l’autorizzazione del prefetto. Siamo in un momento molto particolare: ai tempi del Grande Torino era appena finita la Seconda Guerra. Questa pandemia non è una guerra, ma ha sconvolto la nostra vita.“, queste e parole del patron granata, a Radio Anch’io Sport. Una piccola delegazione salirĂ quindi a Superga per commemorare gli Invincibili, in una giornata che ha un programma diverso rispetto a quello tradizionale.
Il presidente Cairo: “Serve un protocollo molto sicuro”
Il presidente del Torino continua poi con un altro argomento: la ripresa del campionato. “Ripartenza? Un tentativo va fatto, ma a guidarci dev’essere il governo. Le autoritĂ stanno facendo tutto il possibile per far sì che tutto vada bene e soprattutto in sicurezza, la salute è fondamentale. Serve un protocollo molto sicuro.”, dice Cairo, che prosegue poi così: “Non so se il campionato ripartirĂ . Non sono in grado di dirlo. Ci sono tentativi di farlo ripartire, si inizia con gli allenamenti individuali. E’ bene che parli la Lega con i suoi rappresentanti, il presidente Dal Pino e l’ad De Siervo.“.
Chiude poi parlando della Lega e delle nuove formule ipotizzate: “All’interno della Lega c’è compattezza, ma evidentemente anche opinioni differenti. Nuove formule? Ho sentito tante ipotesi, non lo so. Credo sia giusto mantenere il format del campionato, la gente è abituata così e lo preferisce.“.
