Il presidente Cairo ha così parlato di Mihajlovic, ex allenatore del Torino che si è spento ieri a soli 53 anni

Così alla Gazzetta dello Sport, giornale di cui è editore, il presidente Urbano Cairo ha parlato di Sinisa Mihajlovic, scomparso ieri. “Impossibile non volergli bene: era un grande combattente dal carattere forte e deciso, ma con un cuore buono e generoso come pochi. Ero in contatto con alcune persone vicine alla famiglia e da poco avevo purtroppo saputo che le cose stavano peggiorando. Dopo il suo esonero dal Bologna ci eravamo sentiti subito: era come sempre tonico, voglioso di stare meglio per riprendere la sua vita a 360°. Era rimasto sempre lo stesso, vitale, entusiasta. Qualche giorno fa, poco prima di sapere del peggioramento delle sue condizioni, avevo proprio pensato a lui, mi chiedevo come stesse”.

Cairo sulla malattia: “Gli inviai un messaggio, sempre in contatto”

Sulla malattia: “Ricordo dov’ero quando arrivò la notizia: era luglio 2019, andavo al mare dalla mia famiglia. Gli mandai un semplice messaggio per dirgli che, se potevo essere d’aiuto, sarei stato a sua totale disposizione. Mi aveva subito chiamato e da lì siamo rimasti in contatto durante tutto quel periodo di cure. Vederlo riprendersi è stato un sollievo. Aveva guidato il Bologna da remoto e superato quella difficoltà con efficacia perché sapeva motivare tutti, gli bastava una parola per spingere a dare il meglio. Soprattutto sapeva ispirare i giovani, era bravissimo con loro: ha lanciato Donnarumma al Milan e da noi ha fatto esplodere Lukic e fatto fare una grande stagione a Ljajic”.

“Coraggioso”

Sulle sue doti: “Il coraggio. Un uomo di grande coraggio, forza, che non sopportava l’idea di arrendersi o mollare. Era davvero indomito: lo è stato, e molto, nella malattia, ma anche nella sua vita. Non si preoccupava inutilmente, affrontava tutto a petto in fuori, senza timori. Come allenatore, poi, sapeva come riunire attorno a sé i calciatori, andando sempre all’attacco: il suo calcio era offensivo, arrembante. E poi affascinava anche per la sua carriera da calciatore: rivedere le sue punizioni era sempre un piacere“. Mihajlovic ha scelto di non nascondere la sua malattia: “Voleva dare coraggio così: l’essersi mostrato come effettivamente era davanti alla leucemia è stato di conforto a tanti che si sono riconosciuti in lui. Nella sua bellissima autobiografia si è messo a nudo anche da questo punto di vista. Cosa gli scriverei, se potessi? ‘È stato bello conoscerti, mister. E grazie, grazie di tutto’.

Cairo e Mihajlovic
Cairo e Mihajlovic
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ultimo aggiornamento: 17-12-2022


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mavafancairo
1 anno fa

nessuno come urb-ANO sa notare negli altri le qualità che lui non ha e mai avrà, essendo un vanitoso e viscido nanetto che sta alla sostanza e alla dignità come un esquimese all’equatore

Orgogliogranata
1 anno fa

Il male fa sempre più rumore del bene. L’educazione è silenziosa e la cattiveria e la brutaggine è rumorosa e prepotente. Infatti qui leggo tantissimi commenti cattivi che qualificano chi li scrive. La maggioranza dei lettori (quelli educati, rispettosi e modesti) leggono si fanno le proprie idee e non commentano.… Leggi il resto »

mavafancairo
1 anno fa

ma chi sei, Madre Teresa Orgoglio di Calcutta ?

GD ( 0.3ini : i migliori alleati di Cairo)

PECCATO… Doveva essere una pagina NEUTRA in fatto di cattiverie, schi fezze e fazioni. Cairo o non Cairo, visto che qui ricordiamo una persona appena deceduta Ma sempre per amore di verità ricordo: Per chi vuole, per i NON FAZIOSI Invito a leggere in cronologia. Il primo commento, quello che… Leggi il resto »

Scimmionelli
1 anno fa

E ce ne sono altrattanti che non ne possono piu’ del tuo luogocomunismo anticairota e della tua disonesta’ intellettuale. Senza contare quelli che non scrivono piu’ perche’ non hanno voglia di sentirsi dare del coione da trucidi da tastiera tipo mario vanni e trollofab.

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