Sarà la serata del ritorno in Europa o di un’occasione sfumata. Tutto in mano alla Fiorentina di Italiano, da tifare spudoratamente

Tre giornate di domande, di ipotesi, di speranze, per condurci poi a quella odierna, in cui si saprà finalmente la verità sulla stagione del Torino appena giunta al termine. Questa sera scopriremo se i granata andranno o meno in Conference League, ma non solo. C’è aria di trepidazione ed è straniante di fronte a una partita che il Toro non dovrà giocare, ma che sarà seguita come se le tifoserie granata e viola facessero veramente parte di un unico corpo. Il gemellaggio, mai come questa sera, sarà sentito sotto tutti gli aspetti, anche con un filo di opportunismo. Farebbe piacere vedere la Fiorentina vincere la Conference League, come fece piacere nel 2008 vederli conquistare la qualificazione alla Champions, anche se quella splendida rovesciata di Osvaldo bucò la porta granata difesa da Matteo Sereni. Fu festa viola in un confronto diretto all’ultima giornata, come nel 2014, con il pubblico granata più interessato. Un pirotecnico 3-3, di cui l’epilogo è abbastanza noto, con quel rigore di Cerci parato da Rosati e più di qualche tifoso viola con le mani nei capelli. Ad Atene non sarà confronto diretto, anche perché è da questa notte che l’ambiente granata spera di poter tornare a varcare i confini italici. Il supporto sarà massimo, in nome delle tradizioni… e dei cinici risultati.

L’Europa… sul campo

Tutti sintonizzati per le 21 per quello che non si può considerare l’appuntamento più importante della stagione del Torino, ma sicuramente quello vissuto con maggiore pathos dai suoi sostenitori. Doveva essere così anche a Bergamo, prima di accorgersi che gli ultimi quarantacinque minuti del campionato fossero più da spendere al fianco di Luca Gotti e il suo Lecce, che con un Toro a fine ciclo e privo di mordente. La Fiorentina è anch’essa probabilmente all’ultima danza di Vincenzo Italiano, che prima di decidere dove continuare la propria carriera da allenatore – senza dimenticare che si parla di lui anche in chiave Toro – vorrà togliersi di dosso le scorie della sconfitta della scorsa stagione con il West Ham. Dunque tutto apparecchiato per una partita che sia per i viola che per i granata ne racchiude almeno due o tre. Dal responso di questa notte è tutto concesso. In caso di successo della Fiorentina ci si potrà lasciare andare alla pazza gioia e dare magari ragione a Juric, il quale ha tratteggiato a parole un popolo granata dal fegato spappolato e difficile da accontentare, cieco di fronte a una stagione che, magari col senno del poi, avrebbe condotto all’Europa. Oppure dire definitivamente addio al croato, che ormai appartiene al passato, unirsi in festa, visto che non accade molto spesso, lasciandosi alle spalle anche le cose più imperdonabili. E godere, sì, perché il Torino ha battuto il Napoli 3-0 e ha pareggiato 1-1 al Maradona. Risultati che potrebbero valere l’Europa, sul campo, senza nessuna licenza Uefa o violazioni del fair play finanziario di mezzo.

Il futuro è oggi

In caso di sconfitta probabilmente si ricorderà la serata di Atene come una pagina drammatica e sarà un’altra prova per alimentare pessimismi e un rapporto stretto con la “jella” tipicamente granata, anche se in campo non è sceso il Torino. Giovedì si potrebbero aprire gli occhi freschi del mattino a un’altra stagione di metà classifica e niente più, alle mille diatribe tra società, giocatori e tifosi che hanno condotto alla contestazione e alle incertezze di un nuovo ciclo, con un allenatore che ad oggi non ha un nome un cognome. Forse c’entra un’altra finale molto meno prestigiosa che si gioca in cadetteria. Ma non è proprio il momento. Il futuro è oggi, per davvero. Oggi si saprà se il Toro indosserà un nuovo vestito o se manterrà gli stessi stracci consumati dal tempo, dall’autarchia. Quindi tutti pronti per tifare Viola, illudendosi, soffrendo, sperando di prendere il volo per qualche città sperduta dell’est Europa, tra le nuvole, non di Fantozzi . Mettetevi comodi: “Calze, mutande, vestaglione di flanella, frittatona di cipolle, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero”.

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ultimo aggiornamento: 29-05-2024


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beruatto55
beruatto55
4 mesi fa

è pur sempre una coppa europea, anche se la più umile, la viola è alla seconda finale, dovesse arrivare spero non si trasformi in boomerang

Yoshimitsu77
4 mesi fa

💪👍

Yoshimitsu77
4 mesi fa

Che c@zzo di invidia! Vattene a Fanc.ulo cairopolidis!!!!

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