De Silvestri è uno dei grandi ex di Torino-Lazio. Per Mazzarri il suo rientro è una buona notizia, dopo il disastro di Bergamo. In settimana è arrivato un mental coach solo per lui

La grande novità nel Torino post-Atalanta sarà il ritorno di Lorenzo De Silvestri. Il numero 29 si riapproprierà della fascia destra dopo la squalifica rimediata nella sfida contro il Milan in cui, in pochi minuti, passò dalla gioia del gol alla delusione del rosso. Per Mazzarri non potrebbe esserci notizia più felice. Sì, perché l’esterno granata è mancato, e non poco, nella trasferta di Bergamo. Forse più dell’altro squalificato, Daniele Baselli. Proprio in quella zona, infatti, sono nati i problemi del Toro: male l’adattato Bonifazi, poco meglio Ansaldi, incolore Berenguer. Sostituire uno degli intoccabili di questa stagione è stato compito arduo per WM che in De Silvestri ripone da sempre grande fiducia. Una stima accresciuta, in questi ultimi mesi, grazie all’apporto decisamente poco trascurabile che il terzino ha dato al Toro, tanto più con il passaggio alla difesa a tre.

De Silvestri, quanti ricordi alla Lazio! Domenica non sarà una gara come le altre

Non solo il ritorno in campo, però. Per De Silvestri quella di domenica sarà una partita importante anche per l’avversario che giungerà al “Grande Torino”. Mai dimenticata, l’avventura alla Lazio. Lì crebbe il giovane Lorenzo, lì conobbe per la prima volta i campi della Serie A. In tre stagioni (dal 2006 al 2009), accumulò 69 presenze condite da due reti, entrambe in Coppa Italia. Nell’estate del 2009, poi, arrivò il passaggio alla Fiorentina: un addio causato dal logoramento dei rapporti con Claudio Lotito e avvelenato da qualche parola di troppo. Dall’una e dall’altra parte. Difficile, però, nascondere le emozioni di quei nove anni in biancoceleste. Emozioni che riaffiorano nelle diverse occasioni in cui De Silvestri riesce a seguire le partite della Lazio e che si intensificano ad ogni anniversario della scomparsa di Gabriele Sandri, il tifoso biancoceleste ucciso l’11 novembre del 2007 dall’agente di Polizia Luigi Spaccarotella nella stazione di servizio di Badia al Pino. Per De Silvestri era un amico, prima di ogni altra cosa.

De Silvestri si prepara a Torino-Lazio con il mental coach

Domenica, al “Grande Torino”, arriverà l’ennesima gara da ex. La terza, con la maglia granata. E il Toro potrà tornare a contare una delle sue colonne. A Bergamo, infatti, era solamente la terza partita in cui De Silvestri non partiva dal primo minuto. Per trovare le altre due bisogna tornare ad inizio stagione: a Bologna, alla prima giornata, giocò ancora Zappacosta – quando il Chelsea era ancora lontano -, a Udine Mihajlovic gli preferì Ansaldi. Per il resto, solo maglie da titolare per il terzino che, da un mese a questa parte, sta vivendo un momento di grande forma. L’assist contro l’Inter e il gol al Milan sono lì a dimostrarlo. Contro la Lazio arriverà un test importante soprattutto dal punto di vista difensivo, vista la potenza di fuoco degli uomini di Inzaghi. E, per prepararsi alla sfida, De Silvestri ha incontrato in settimana il suo mental coach di fiducia, Roberto Civitarese, con il quale si è ritratto in un post su Instagram. La sfida alla Lazio, d’altronde, va studiata nei minimi dettagli.


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ale_maroon79
5 anni fa

Concordo – mille volte meglio uno che ha i piedi ruvidi ma corre sempre come un dannato di una fighetta che piagnucola se non gli arriva il pallone.

andrea malavolti
andrea malavolti
5 anni fa

Lo psicologo quando ci vuole ci vuole. Bravo De Silvestri, hai dimostrato di essere non solo un bravo calciatore ma anche una persona intelligente.

tric
5 anni fa

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