Mihajlovic vuole un Toro d’attacco, i granata si impongo soprattutto nei secondi tempi dove hanno segnato 9 delle 13 reti totali
L’arrivo di Mihajlovic non ha portato solo dei cambiamenti a livello tecnico e tattico, ovvi in una squadra che dopo 5 anni sotto la guida dello stesso tecnico decide di rivoluzionare quanto di costruito nelle ultime stagioni. Quello che è cambiato, soprattutto, è l’atteggiamento dei granata in campo. Il Toro non è più una squadra attendista, si butta in avanti, attacca e soprattutto segna. Anzi, non segnava così tanto dal 1976: 13 gol nelle prime 7 partite di campionato.
Un segnale che il lavoro fatto dal tecnico serbo sta iniziando a dare i suoi frutti. Se negli anni passati più di una volta erano state mosse critiche verso un attacco considerato troppo sterile. Statistiche alla mano, gli attaccanti granata hanno fin ora segnato, come si diceva, 13 reti di cui la maggior parte, ben 5 pari al 38%, nel primo quarto d’ora della ripresa. Ed è proprio il secondo tempo, infatti, a rappresentare il punto di forza della squadra di Mihajlovic. Se nei primi 45 minuti di gioco i granata sono andati a segno 4 volte, nel secondo tempo il totale delle reti ammonta a 9.
Il problema registrato a inizio stagione, con i granata in vantaggio e immediatamente recuperati dagli avversari, con Roma e Fiorentina sembra essere stato definitivamente archiviato ma ha fatto sì che le statistiche dei gol realizzati corrispondessero in larga parte con quelle dei gol subiti. Nella prima frazione di gioco, infatti, il Toro ha subito soltanto due reti mentre nella ripresa addirittura 6, di cui la metà esattamente nel primo quarto d’ora del secondo tempo.
Ma il carattere aggressivo del Toro non è rappresentato di certo soltanto dai gol messi a segno. Nelle prime 7 partite di campionato, i granata hanno fatto registrare 87 tiri verso la porta avversari di cui 46 nello specchio della porta, e un totale di 206 azioni d’ attacco realizzate.
Nel complesso, quindi, la squadra offensiva voluta da Mihalovic sta pian piano emergendo: pressing alto, ripartenze e contropiedi letali sono diventate le armi del nuovo Toro, quelle che sono spesso mancate nelle stagioni passate. Grinta, cattiveria e aggressività, da sempre punti fermi del gioco di Mihajlovic, stanno dando i loro frutti e la difesa si sta definitivamente assestando. Contro il Palermo, come ha dichiarato lo stesso Mihajlovic, il Toro è chiamato ad una prova di maturità e alla conferma di quanto di buono fatto vedere contro Roma e Fiorentina. Intanto, però, i tifosi possono davvero iniziare a sognare un Toro arrembante e soprattutto divertente.
Il tipo di pressing che vuole mihajlovic (e tutto lo staff credo) lo mettono su anche altre squadre tipo l’atalanta, pure qualcuna ricca tipo il Liverpool. C’è solo da sperare che “il fisico” regga. Alla fine non guardando gli allenamenti non ho capito se facciamo la periodizzazione tattica o no…… Leggi il resto »
Scusa la mia ignoranza in materia, puoi spiegare cos’è la periodizzazione tattica? Grazie (PS posso immaginare cosa sia la periodizzazione fisica – una volta chiamato “richiamo”- ma tattica non riesco manco ad immaginare cosa possa essere)
E intanto ridendo e scherzando, deludendo con milan, atalanta e empoli, lasciandoci con un retrogusto dolceamaro col pescara e entusiasmando con bologna, roma e fiorentina abbiamo 11 punti, che in proiezione finale fanno 59,71 a fine campionato. Non vuol dire ancora nulla, ma può essere indice che, crescendo e compattandosi… Leggi il resto »
Io quest’anno ho goduto tutte le gare anche quelle perse. Il Toro in questa prima parte di stagione mi emoziona!!!!. Siamo vivi e non molliamo mai un cm. Spero che lo staff dei preparatori abbia corretto rispetto alle stagioni passate, non so come dire ma ci provo, i flussi di… Leggi il resto »