Ivan Ilic si è raccontato in un’intervista ai microfoni di Torino Channel in cui ha parlato della sua esperienza in granata ma non solo

Ivan Ilic, protagonista assoluto della partita contro la Lazio che ha deciso con un suo gol, si è raccontato ai microfoni di Torino Channel in una lunga intervista dove ha parlato del Torino ma non solo. Ecco che cosa ha detto.

Ilic: “La mia miglior caratteristica? I passaggi”

Nella tua famiglia non sei l’unico a praticare sport, anche tuo fratello gioca a calcio e tua mamma giocava a basket. Immaginavi che lo sport avrebbe fatto parte della tua vita?
Quando ero bambino giocavo sempre fuori con gli amici e mio fratello, abbiamo praticato tutti gli sport, non solo calcio ma anche basket e tennis. Quando avevo 11/12 anni un ragazzo mi ha detto di andare a provare a giocare in una squadra. Ho iniziato a giocare… ed eccomi qua.

Gli altri sport?
Mi piace ancora giocare basket, ma ho scelto il calcio perché era quello che mi piaceva di più da piccolo.

La tua miglior caratteristica?
I passaggi. Mi piace fare questi passaggi forti, è un qualcosa che so che ho. Il talento esiste ma se vuoi essere un grande calciatore o uno sportivo in generale devi lavorare tanto.

Su cosa devi migliorare?
Lavoro su tutto, ogni giorno lavoro per imparare qualcosa in più.

Che squadra è la Stella Rossa?
In Serbia è una grande squadra, tutti i ragazzi che iniziano giocano a calcio o a basket in Serbia vogliono andare alla Stella Rossa. Da bambino hai il sogno di andare a vedere la Stella Rossa a Belgrado.

Quando ha esordito avevi 16 anni e pochi giorni, sapevi che eri il più giovane debuttante della storia della Stella Rossa?
16 anni e 15 giorni. Quel giorno ero emozionatissimo, ho battuto un record che durata da 37 anni.

Poi il passaggio al Manchester City
E’ stato un po’ difficile perché ero solo un ragazzino che voleva giocare a calcio. E’ stato difficile trovarsi in un Paese diverso ma è stata un’esperienza importante.

Ilic: “Il mio idolo è Ronaldinho”

Come è stato giocare con tuo fratello?
E’ stato bello giocare insieme a mio fratello Luka, anche se siamo un po’ diversi. Io sono un centrocampisti, lui un attaccante esterno: siamo cresciuti con il modello del Tiki Taka del Barcellona, ci piaceva tanto.

Avete gli stessi idoli?
Il suo è Messi a me è sempre piaciuto tanto Ronaldinho, mi piaceva la gioia che aveva quando giocava a calcio.

A 19 anni sei arrivato in Italia, come è stato?
Cambiare Paese è sempre difficile. Quando sono arrivato a Verona sono stato fortunato che ho trovato il mio amico Lazovic che mi ha aiutato tanto. A scuola da bambino avevo studiato un po’ di italiano, quando sono arrivato qualcosa già capiva. Verona? Non è una città grande ma è una bella città, mi piace molto.

Ti piace uscire o preferisci restare a casa?
Dipende da come mi sento. A Torino mi sto trovando bene, sono contento. Abito in centro città.

La tua fidanzata?
Abita in Serbia, mi piacerebbe venisse qua. Purtroppo non riesce a venire a trovarmi perché ha il suo lavoro in Serbia.

E la tua famiglia?
Si, loro vengono. Adesso c’è mia mamma qua che così cucina per me. Cosa mi piace? Tutto quello che fa. E’ arrivata una settimana fa, adesso starà altre tre settimane. Poi verrà mio padre.

Cosa hai provato quando sei arrivato in Italia?
Quando sono arrivato al Verona ero un ragazzino di 19 anni. è stato un sogno, potevo giocare in Serie A

Com’è Juric?
E’ una persona che vive di calcio, si vede ogni giorno. E’ un mister che vuole che noi cresciamo e desidera tutto il meglio per noi.

Cosa provate voi calciatori quando arriva un allenatore nuovo?
Si spera sempre che un allenatore ti possa aiutare, che ti dia qualcosa che magari l’allenatore prima non ti dava. Noi giocatori abbiamo fiducia nel mister e speriamo di crescere.

Perché hai scelto il Toro?
Sono venuto qua perché sapevo che qui avrei potuto crescere tanto, anche con il mister che crede tanto in noi ragazzi giovani.

Prima di venire al Toro hai parlato con qualcuno?
Avevo parlato con Radonjic, lui mi diceva di venire qua per giocare insieme e fare le nostre battaglie insieme. E’ sempre bello quando trovi qualcuno che conosci da tanto.

Cosa significa vestire la maglia della Serbia?
Per me è tutto. Quando inizi a praticare qualche sport l’obiettivo è essere in Nazionale.

Cosa ti porti dietro del Mondiale?
E’ stato incredibile vedere tutte queste squadre con cui abbiamo giocato contro, come il Brasile. E’ stata un’esperienza bellissima.

Hai conosciuto il Torino da avversario, oggi lo conosci dall’interno. Che club è il Toro?
Mi piace tutto, la città, lo stadio, i tifosi, i club: mi piace tutto. Allenarsi in centro città è meglio, a Verona bisognava fare un po’ di strada.

Hai già pensato a cosa fare a fine carriera?
Non ho ancora pensato a cosa fare a fine carriera, mi piacerebbe però avere una famiglia.

Cosa fai quando non giochi a calcio?
Quando i film, le serie TV. Mi piace tutto, in particolare gli horror.

Cosa significano la F e E che ho tatuati sulle mani?
Non lo voglio dire.

Ivan Ilic e Stefan Posch in Torino-Bologna
Ivan Ilic e Stefan Posch in Torino-Bologna
TAG:
home

ultimo aggiornamento: 27-04-2023


49 Commenti
più nuovi
più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
Troposfera Granata
11 mesi fa

F e E che cosa vorranno mai dire?
EVVIVA LA FI.GA!!!

Giankjc (più Toro e meno guinzagli&collari)

Nella cremonese di ieri sera c’erano due, tra i tanti noti, “cresciuti” sotto l’organizzazione cairese. Benassi in panca e belli capelli Meitè. Purtroppo l’altro noto “cresciuto” baselli ora gioca addirittura col Como.
Mi pare una garanzia di crescita la carcassa cairese.

Troposfera Granata
11 mesi fa

Stai parlando di giocatori a fine carriera, peraltro mai esplosi.
Ananas Meité scambiato alla pari con Barreca (10mln, plusvalenza in entrambe le direzioni), Benassi passato dal Toro alla Viola con esiti così così, Baselli_mai_sbocciato.

Scimmionelli
11 mesi fa

Meite’ al primo anno al Toro aveva fatto benissimo al punto che il Milan aveva offerto 15 milioni. Quindi, come sempre al Toro di Cairo, l’errore non e’ stato vendere, ma non vendere quando si sarebbe potuto. Pero’ gli zerotreini volevano la permanenza di tutti i migliori giocatori per la… Leggi il resto »

Scimmionelli
11 mesi fa
Reply to  Scimmionelli

Comunque che cosa c’entrano la Cremonese e la Viola nel topic su Ilic?

Giankjc (più Toro e meno guinzagli&collari)
Reply to  Scimmionelli

Quindi che caz intervieni a fare sull’argomento off topic?
Tarzanelli versione bipolare.

Giankjc (più Toro e meno guinzagli&collari)

Infatti mai esplosi, ma durante la loro permanenza cairota ci avete bombardato, costantemente, con il vostro mantra facciamoli crescere, sono giovani, fateli lavorare… Tanti mezzi giocatorini che, a mio giudizio e non solo, era chiarissimo dove sarebbero potuti arrivare. Ora mi chiedo se veramente non riusciate a vedere la differenza… Leggi il resto »

Troposfera Granata
11 mesi fa

Baselli, grossa delusione. Se non altro è arrivato in coppia con Zappacosta, che ha ripagato la spesa per entrambi.
Benassi, per me è sempre stato Capitan_Triglia.
Meité, vabbé, arrivato con lo scambio di plusvalenze.

Giankjc (più Toro e meno guinzagli&collari)

Quindi?
Conclusione?
3 semiseghè come tante per le quali avete ci avete abbuffato la uallera con… aspettiamo, crescita, maturazione… ecc
Sta cairese pare un albero di pere innestato con un pangolino.

Troposfera Granata
11 mesi fa

Contro la lazio, Ilic ha sfruttato la sua caratteristica migliore: ha fatto un passaggio forte al portiere avversario…

Torino-Atalanta, i precedenti: bilancio che sorride ai granata, ma quello 0-7…

Torino, brutte notizie: Radonjic infortunato