A Dazn ha parlato Raoul Bellanova: l’esterno ha raccontato dell’esperienza a Torino, dei tifosi, di Juric
A Dazn Talks Raoul Bellanova ha parlato del momento del Toro, di Juric e di tanti altro. A partire dagli allenamenti del croato. “A inizio anno soffrivo un po’ perché arrivavamo a fare 10 km dal secondo giorno successivo alla partita, poi abituandoti invece è diverso, ne trai beneficio”, così sugli allenamenti a Torino.
Com’è Juric?
“Pensavo sarebbe stato difficile, invece ride e scherza, sorride, in allenamento ti martella ma come persona non credevo di trovarne uno così aperto con i giocatori. Giusto scherzare nello spogliatoio ma poi in campo, in allenamento, si deve dare il 100%”.
Com’è giocare nel Torino, una squadra dalla storia importante: com’è stato l’impatto?
“Questa estate ne ho parlato con Ricci e Pellegri, ho chiesto del mister, dello spogliatoio, conoscevo già l’importanza della piazza, loro mi hanno dato impressioni positive e quindi quando c’è la stata la possibilità ho subito accettato e rifarei questa scelta altre cento volte, non me ne pento, mi trovo bene con tutti, sono contento”.
Ti trovi bene sulla fascia?
“Qui cambia il sistema di gioco, all’inizio ho fatto fatica, perché con Cagliari e Inter era un 3-5-2, così è diverso, il quinto è importante per questo modulo. Pian piano ci stiamo capendo con i compagni, la mia qualità principale è la corsa quindi direi che questo ruolo è perfetto per me ma mi trovo bene anche a difendere a quattro perché prendendo palla da dietro ho più spazio. Con l’Inter abbiamo giocato a quattro facendo una buona partita, vedremo per la prossima”.
Sembri carico…
“Lo sono e lo stiamo tutti. Stiamo lavorando bene ma dispiace per i risultati perché in settimana ci impegniamo molto ma poi per qualche sbavatura rischiamo di compromettere tutto. Spero di fare qualche gol e assist”.
Come sono i tifosi del Torino?
“Ho notato che allo stadio nonostante i risultati lo stadio è sempre pieno, poi i mugugni alla fine ci stanno, conta poi che dal 1′ al 90′ ci sostengano come fanno sempre. Quello che succede dopo il fischio noi calciatori dobbiamo accettarlo”.
Fate il fantacalcio di squadra?
“Siamo in 9-10 tra giocatori e staff medico. Come sono in classifica? Io sono in coppia con Gemello, siamo quarti, ne abbiamo vinte tre di fila. Chi porta più bonus? Rado dopo i gol fatti. Io non mi sono ‘preso’, mi ha preso il fisioterapista…”.
Hai rimpianti?
“No, forse quando sono andato in Francia non ero ancora pronto, ero permaloso, non prendevo bene quello che mi dicevano i mister, la prendevo sul personale, mi ero un po’ perso ma poi il Cagliari ha fatto sì che poi l’Inter mi prendesse”.
A Cagliari è stato un anno importante…
“Devo ringraziare Capozucca, Mazzarri, Giulini. Mazzarri mi scrive spesso, mi ha parlato bene della piazza, era contento per me”.
Se non avessi fatto il calciatore avresti giocato a basket?
“Il basket mi price tantissimo, Lebron è il mio idolo sportivo”.
Com’è il tuo rapporto con gli arbitri?
“In campo come dice Ricci sono psicopatico, mi innervosisco facilmente, cerco sempre di parlare il meno possibile per non essere ammonito, poi ovviamente chi viene e ti parla è il miglior arbitro, al contrario di chi ti dice subito di non parlare e ti ammonisce”.
Chi è l’avversario più snervante che hai affrontato?
“Non voglio mai litigare con nessuno e non ho avuto battibecchi, il più difficile con cui ho giocato contro è Theo del Milan, ha un gran passo ed è difficile stargli dietro”.
Com’è lo spogliatoio?
“Rado è il più casinista, Buongiorno è il più ordinato, è il capitano perfetto, quando c’è una riunione arriva dieci minuti prima e inizia ad avvisare tutti dei minuti che mancano. Il ritardatario? Sempre Radonjic, anche Seck”.
Peccato che la corsa vada bene per l’atletica, per il calcio servono piedi buoni, intelligenza tattica, tecnica difensiva e vedendoti giocare non mi pare che sui requisiti calcistici ci sia granché, non certo meglio di Singo.
Questo era stato presentato come un crak.
Pare un cric.
Aspetta e spera
Quo gli unici crack che si vedono purtroppo sono solo quelli alle ginocchia dei nostri giocatori
In ogni caso lo considero un buon acquisto. Tempo un paio d’anni e arriva in Nazionale.
Capirai, come se fosse un concentrato di fenomeni la nazionale italiana. In pratica, da mancini in poi, ci ha esordito mezza serie A…