L’assenza di Mandragora sarà per il centrocampo granata difficile da digerire: Juric dovrà studiare le contromosse
Il cervello, la testa, il giocatore attorno al quale far ruotare tutto il resto. L’infortunio di Mandragora – per fortuna non c’è alcun interessamento del legamento, ma si tratta di menisco – è l’ennesima tegola per un Torino che in questi mesi per lunghi tratti ha già dovuto rinunciare a tanta qualità. Senza Belotti per quasi due mesi, con Pjaca a fasi alterne – e il croato ancora non è a disposizione – e con una serie di altri infortuni in ogni zona del campo (da Izzo ad Ansaldi, da Zaza a Pobega) il Torino ha cercato di fare di necessità virtù e adattarsi. Lo dovrà fare anche senza Mandragora ma sarà molto più difficile.
Mandragora, lo stop può essere di un mese
Operazione o no (quella che lo staff sta valutando), Mandragora non sarà a disposizione per le prossime 3-4 partite, di cui si giocheranno nel giro di una settimana. Genoa, Milan, Sampdoria, Spezia, ultima prima della pausa. Il problema al menisco impedirà al centrocampista di esserci già a partire da venerdì, quando il Grifone farà visita ai granata al Grande Torino, in un momento in cui il tecnico ha appena recuperato Pobega, reduce da un problema muscolare e per questo impiegato solo nell’ultima mezz’ora al Maradona. Tempi che variano da giocatore a giocatore ma che prevedibilmente restituiranno il mediano solo nel week-end successivo agli impegni delle Nazionali, fra un mese.
Mandragora, pericolo scampato
E si è anche temuto il peggio per l’ex Udinese, considerato che le parole di Juric (“Sembra una cosa seria”) avevano fatto pensare al peggio, ad un infortunio che già Mandragora si era messo alle spalle in passato prima di ricominciare. Un’altra sfida adesso: dovrà di nuovo rincorrere ma la salita stavolta è meno ripida.

Se Juric deve giocare con molte riserve come titolari, già la qualità si abbassa in partenza ed è più difficile segnare, se poi quando sono stanchi non si sa chi mettere é poi facile prendere gol all’ultimo. Ciò non toglie che contro le tre squadre liguri bisogna uscirne a punteggio… Leggi il resto »
Peccato perché ci avrebbe fatto comodo, molto comodo.
Col Genoa e le altre liguri, Pobega-Lukic con Kone pronto a dare manforte. Rincon e Baselli solo se hanno voglia di spremersi.
è per noi giocatore importantissimo per vari motivi . ma juric ha già fatto a meno di lui almeno come titolare… il problema è che nell’era dei 5 cambi il gioco di juric prevede di spremere a 1000 i giocatori per poi appunto cambiarli e provare anche qualcosa di diverso.… Leggi il resto »
Sul fatto che sia importante come cambio sono d’accordo. Ma da qui a scrivere che il Toro perde la testa ce ne passa…
ma si è una sparata in un articolo. è cmq una perdita davvero importante per noi e ripeto per il tipo di gioco dispendioso di juric…anche come presenza e carisma mi sembra un giocatore molto importante per noi.
er intenderci ; anche lukic alla fine non demerita , ma come carisma non c’è confronto.
Ok, anche se a livello di calcio Lukic mi pare molto cresciuto, leggo spesso troppe critiche che a questo punto sono ingenerose. Infatti Juric punta molto su di lui
Trovo anche io le tante critiche a Lukic sbagliate
Quantità e spesso qualità. Tanta corsa, perchè è veloce. E’ completo senza essere troppo evidente
si ma non ha la presenza di mandragora…credo dipenda da quello.
è altro tipo di giocatore
Ma non è un caso che Juric lo abbia preferito spesso a Mandragora(che pure a me piace molto)