Lorenzo De Silvestri si racconta fuori dal campo: “Volevo fare il calciatore per dimostrare a mio padre di poterlo diventare”. Tutte le curiositĂ sul terzino.
Arrivato alla sua quarta stagione in granata, Lorenzo De Silvestri è tra i piĂą longevi nell’organico di Longo. Appassionato di cultura ed arte, ma che mette molta passione eserietĂ nel proprio lavoro, concentrandosi sulla forma fisica e sulla forza mentale, il terzino del Toro cerca sempre di motivare i compagni e spingersi oltre i suoi limiti. Anche lui, come molti dei suoi compagni, ha scelto di aprirsi al popolo granata, rivelando qualche curiositĂ ed i suoi desideri piĂą grandi, non solo sul calcio.
De Silvestri: le curiositĂ
“Mens sana in corpore sano”, una frase che rappresenta a pieno lo spirito di Lorenzo De Silvestri. Il suo ruolo calcistico di terzino, lo ha portato a prediligere Zambrotta come esempio da seguire, ma lo sportivo che piĂą gli piace è Michael Jordan. Non c’è però solo il calcio nella sua vita, anche se ne occupa una grande fetta. Oltre allo sci, il terzino granata apprezza molto anche tutto ciò che concerne l’ambito artistico. Spulciando tra i suoi interessi, non può di certo mancare la settima arte: il cinema.
Alla domanda sul suo film preferito risponde: “La commedia all’italiana “Un Americano a Roma“, con Alberto Sordi”. La Capitale in fondo è la cittĂ del suo cuore, dov’è nato e cresciuto e dove tutto è cominciato. Ha mosso i suoi primi passi nel mondo del calcio con i colori della Lazio, ma l’origine della sua volontĂ di diventare calciatore è curiosa: “Da piccolo volevo giocare a pallone perchè volevo dimostrare a mio padre che ero in grado di diventarlo”. Un’affermazione che fa emergere la sua testardaggine, messa da De Silvestri tra i difetti. I suoi genitori però restano i suoi eroi e vorrebbe anche lui avere una famiglia un giorno. Nel futuro che lo attende spera infatti di diventare padre e nonno.
E se l’arte è una delle sue piĂą grandi passioni, non è però la sola. Tra gli interessi del giocatore granata c’è infatti anche la lettura: il libro che sente piĂą suo è “Il giovane Holden”, grande classico di Salinger. Il gusto per il raffinato ed i classici lo possiamo anche ritrovare nel cibo, con le lasagne che sono il suo piatto prediletto, ancor di piĂą se accompagnate da un buon bicchiere di vino rosso. La musica completa poi il quadro: è il soul ad averlo conquistato.