Come contro il Lecce anche con la Sampdoria Meité non azzecca la prestazione: Mazzarri lo coccola ma al Toro non basta e contro il Milan…
Il ragazzo è bravo, ha qualità ma non si applica: frase classica e arcinota rivolta spesso a studenti discoli e poco propensi allo studio ma che, indubbiamente, calza a pennello anche su Meité. Sì perchè il giocatore visto in campo contro la Sampdoria, ma anche contro il Lecce e in generale in questo inizio di stagione, non sembra per nulla quello ammirato per buoni tratti dello scorso campionato. Poche le idee del centrocampista che è spesso apparso spaesato e confuso, quasi come fosse appena stato buttato in pasto ai leoni senza alcuna indicazione sul cosa fare. Come se non conoscesse i dettami del tecnico né tantomeno i compagni che gli ruotano costantemente attorno sperando in un passaggio o in un’imbeccato un po’ più precisa di quelle viste fin qui. E se a questo aggiungiamo il “perfetto” tempismo nello scivolare sotto porta sprecando clamorosamente la più nitida occasione del Toro la frittata è davvero fatta. Ma tutto questo può davvero bastare al Toro e a Mazzari?
Mazarri si coccola il centrale ma al Toro non può bastare
Non più tardi di un mesetto fa era Mazzarri a rimbrottare in modo molo paterno Meité. “Gli farò un discorsetto“, aveva detto dopo il gesto stizzito in occasione del cambio nella sfida contro il Wolverhampton dimostrando ancora una volta che il tecnico granata crede davvero nelle potenzialità del giocatore. Ci crede a tal punto da schierarlo titolare a prescindere dallo stato di forma, soprattutto mentale, che sta mostrando in queste ultime partite. Un insistere costante che se da un lato può dare fiducia al giocatore, dall’altro rischia di mandare il messaggio sbagliato.
Il Meité visto in campo contro il Lecce la scorsa settimana e contro la Sampdoria ieri pomerigio non può bastare. Non a Mazzarri, non al Torino che a centrocampo si ritrova sempre e irrimediabilmente scoperto. Serve di più: servono le giocate viste all’inizio dello scorso campionato, il giocatore non solo forte fisicamente ma anche tatticamente intelligente che può rappresentare l’arma in più nella mediana granata. Serve, insomma, il vero Meité e non il lontano parente che stiamo osservando in queste settimane. Ma da quando?
Meité, titolare contro il Milan?
Come detto in più di un’occasione, la fiducia che Mazzarri nutre nei confronti del centrale francese non sembra in discussione. Tuttavia, dopo due Ko consecutivi, contro il Milan giovedì sera il Torino non può permettersi ulteriori passi falsi. E per portare a casa il risultato servirà dare il cento per cento: da parte di tutti.
Per questo motivo viene lecito chiedersi se a centrocampo il tecnico granata non potrebbe optare per qualche soluzione alternativa. I compagni di reparto, da Lukic a Rincon, scalpitano e in caso di ingresso di Verdi sarebbe proprio un centrocampista ad essere sacrificato. Meité? Possibile. Quello che è certo è che da lui tutti, anche WM, si aspettano di più: continuando così il posto da titolare potrebbe essere molto più che in bilico. E non solo per la sfida contro i rossoneri.
Invece di sparare su Meite io credo che prima bisognerebbe puntare il dito sull’inutile Baselli che aspettiamo invano da 5 anni…. Personalmente aspetto che qualcuno se lo porti via (un pó come Benassi).
È con la testa altrove come tanti altri… Giustamente non vogliono giocare in una squadra senza ambizioni.
Non si sono preoccupati di cambiare qualche pedina a centrocampo. Meite e migliora ne peggiora, è così. Baselli va piano Rincon è un casinista. lukic scolastico. Ecco spiegato. Ogni partita spero che sia meglio, lo spero da mezzo secolo. Come si dice , nella vita puoi cambiare tutto ma non… Leggi il resto »