L’allenatore del Toro, Mihajlovic, sui suoi primi mesi in granata: “Non possiamo permetterci il fuoriclasse, ma la rosa è da migliorare. Abituiamoci alla pressione”
Anno nuovo, Sinisa Mihajlovic vecchio. L’allenatore del Toro non cambia, e continua dritto per la sua strada, spronando i suoi giocatori a fare sempre di più, “per me è stato un anno abbastanza positivo, ma non mi accontento mai” dice. E sulla squadra granata non ha alcun dubbio: “Lanciamo tanti giovani. Serve coraggio, come servì per schierare Donnarumma l’anno scorso. Noi abbiamo già lanciato Barreca, Lukic e Boyé oltre a quelli già noti come Baselli e Benassi, ma ora non devono adagiarsi. Devono continuare a lavorare per confermare il loro valore“.
Ma ciò che si aspetta nell’immediato Mihajlovic è una risposta dalla società sul mercato: “La rosa va migliorata” dice in una lunga intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica. “Dobbiamo migliorarci in diversi punti, e la somma di quei miglioramenti, non potendoci permettere il fuoriclasse, ci potrà dare del beneficio. Servono esperienza e personalità, soprattutto. E per chi già c’è, serve abituarsi a sopportare la pressione: dobbiamo abituarci allo stress da vittoria, che può portare ansia. Ma noi puntiamo sempre all’Europa, giocando d’attacco e cercando di fare sempre la partita. Che è poi nel DNA del Toro“.
Infine, sempre parlando di Toro, Mihajlovic fa un confronto tra Cairo e Berlusconi: “Con Cairo c’è maggiore sintonia. Ma è un paragone azzardato: vivono epoche diverse” conclude.
Mihajlovic lo farei parlare solo quando avra’ vinto qualcosa. Per adesso é uno degli allenatori più perdenti del mondo-
Dalla foto traspare in effetti tutta la sintonia di vedute: uno ha lo sguardo verso l’Europa, l’altro verso le plusvalenze (“Uhmm…ed ora chi vendo?”).
Ancora una volta ribadisce la sintonia con Cairo. Ancora una volta son felice di constatare che esiste la condizione principale per poter crescere e ottenere risultati.