Niang, rientro dopo l’infortunio e tanti dubbi: il Torino può ancora contare su di lui? Mazzarri aspetta segnali importanti per tornare a vederlo decisivo

M’Bayé Niang è probabilmente il giocatore che più di tutti ha fatto discutere in questo Torino. Più di Ljajic, più di Belotti: perché tra Mazzarri e Mihajlovic, l’esterno in granata ha vissuto momenti di pochi alti e molti bassi; troppi, da giustificare finora l’ingente spesa (sulla carta) di 15 milioni di euro che il Toro ha promesso al Milan per la prossima estate. Soldi pesanti, che difficilmente potranno essere ripagati dopo una stagione come questa. Ma che fare? Al di là dell’investimento, sono tutti concordi gli addetti ai lavori nel vedere in Niang un enorme potenziale che continua a essere inespresso. Per la sfortuna del Toro, che con il nuovo modulo, ora, rischia di trovarsi con un giocatore di troppo.

Da Ljajic a Niang: Mazzarri, quante gatte da pelare!

Premesso, il capitoletto riguarda solo e soltanto i dilemmi tattici che Walter Mazzarri può ritrovarsi ora che anche il rientro di Niang dall’infortunio si è concretizzato. L’ex Milan era stato tenuto precauzionalmente a riposo in queste settimane, anche per evitare riacutizzarsi di problemi che avrebbero potuto anche complicare la sua presenza ai prossimi Mondiali. Non è un segreto: ogni giocatore ambisce a questo traguardo. Ma il Toro? Niang, in questo momento, rischia di essere in forte dubbio: nel 3-4-1-2 può prendere solo il posto di Falque, l’unico, tra i quattro giocatori d’attacco più talentuosi, a essere andato a rete con regolarità. E farlo giocare al posto di Ljajic, di questo Ljajic, sembra davvero una mossa azzardata se non controproducente. Le difficoltà dell’allenatore sono ora palesi: come fare? La panchina sembra la prima via percorribile; poi, si vedrà.

Toro, Niang ora deve recuperare terreno. Mazzarri: “Senza un grande lavoro, questi attaccanti non possono coesistere”

Mazzarri, con Niang e tutti i suoi giocatori d’attacco, è stato molto chiaro. “Senza un gran lavoro difensivo, senza la corsa, tutti questi attaccanti non possono coesistere“, aveva dichiarato l’allenatore dopo Torino-Crotone. Con un ancor maggiore riferimento riferimento, oltre a Ljajic, proprio al senegalese, che con questi cambi tattici è di nuovo finito in una posizione ambigua nelle gerarchie di reparto. Certo, domani c’è Torino-Milan: l’occasione più bella, per Niang, per mettersi in mostra e riprendere dove aveva interrotto qualche settimana fa. Non è facile, però. Niang è di troppo, in questo Toro? Dei giocatori tecnici, onestamente, nessuno vorrebbe fare a meno. Di quelli poco concreti, invece, sì. Sta a lui scegliere cosa essere, in via definitiva.


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Vanni(CAIROVATTENE IN BELIZE)
Vanni(CAIROVATTENE IN BELIZE)
4 anni fa

Anche giocasse decente non è migliore di Iago o Ljajic, per cui sono soldi imballati x nulla. Di pipponi li abbiamo gia berlinguer.

davidone5
davidone5
4 anni fa

LIFO è l’acronimo inglese di Last In First Out (ultimo ad entrare, primo ad uscire) e presuppone che vengano scaricati per primi i beni strumentali inseriti per ultimi in magazzino. Prima va via meglio è.

Bischero
Bischero
4 anni fa
Reply to  davidone5

🤔🤔

rotor
rotor
4 anni fa

Grande e prevedibile flop,soldi regalati al Milan e Raiola.Spero solo che il suo procuratore ce lo levi dai piedi e lo piazzi in qualche campionato estero.

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