Nicola ricuce i rapporti con la tifoseria e spalanca i cancelli del Fila: se i tifosi non possono entrare è la squadra a uscire

Non c’era Nicola, quattro mesi fa. E per la verità non c’era nemmeno un Toro degno di questo nome tanto che l’istantanea che arrivava dal Filadelfia regalava l’immagine di una squadra assediata dietro ai cancelli del campo sportivo, con Giampaolo in prima fila a ricevere la contestazione dei granata. Era il post-derby: quello infiammato più dalla foto di Jacopo Segre sui social che dal Torino in campo. Quello che ha fatto scattare la tifoseria che a gran voce chiedeva ai giocatori di “sputare sangue” perchè in Serie B non ci volevano andare. E non lo vogliono nemmeno ora, chiaramente, tuttavia dopo quattro lunghi mesi, ieri il Filadelfia ha regalato alla piazza un’altra istantanea. Un’immagine che in pochissimi secondi racconta una storia diametralmente opposta. E il merito, ancora una volta, va dato soprattutto a Nicola e al lavoro fatto sulla testa prima che sul campo. Dopo aver resuscitato una squadra in balia di se stessa e dei sui troppi fantasmi, il tecnico granata è riuscito a ricucire anche lo strappo con la tifoseria. E la manifestazione di ieri lo dimostra.

Giampaolo si barrica, Nicola porta fuori il Toro e riconquista i tifosi

Davanti a quegli stessi cancelli, ieri c’erano 500 tifosi granata che a quel “Dovete sputare sangue” hanno sostituito cori di incitamento per Belotti e compagni: dal classico “vogliamo 11 leoni” al più semplice ma emblematico “forza ragazzi” a cui fa eco uno striscione chiaro: “Siamo qui per spingervi alla vittoria“. Sì, ieri i tifosi erano davvero al Filadelfia per suonare la carica, per sostenere la squadra in questo difficile finale di stagione. Ma non è questo, o meglio non solo, a far capire quanto la situazione sia realmente cambiata, nonostante i risultati siano solo parzialmente migliorati e i granata restino tutto fuorché lontani dal pericolo. Lo spauracchio retrocessione è lì, in agguato, ma il clima è totalmente diverso. E lo si capisce da un solo gesto, piccolo in termini di sforzo ma dal significato enorme. E a compierlo è proprio Nicola.

Esattamente come Giampaolo, quattro mesi fa, anche il tecnico piemontese guida la squadra all’incontro con la tifoseria. Ma non si limita a osservare i sostenitori granata tra i quadretti delle grate che compongono i cancelli del Filadelfia. Nicola, quei cancelli li spalanca e porta la squadra in strada, in mezzo ai suoi tifosi. Un modo per ringraziarli per il sostegno, sicuramente, un segno di rispetto ma anche una mossa comunicativa e psicologica degna del tecnico che da mesi, ormai, sta guidando il Torino non solo con i dettami tecnici. Quell’incontro ha riavvicinato la squadra ai suoi tifosi anche e soprattutto fisicamente: come a dire che se gli stadi sono chiusi, sarà il Toro ad andare verso i tifosi. E l’immagine dello stesso Nicola che ricambia quegli applausi con altrettanto calore, seguito dai suoi uomini, sancisce la pace fatta e la rottura totale, sotto tutti gli aspetti, con la precedente gestione.

I tifosi sono con il Toro, la contestazione riguarda la società

E’ vero, su quello striscione apparso fuori dal centro sportivo campeggiava anche la richiesta di non infangare ulteriormente la storia del Toro. Ma è come se la piccola e sottile contestazione che vi si cela sotto fosse, appunto, celata, nascosta. E soprattutto, quello che è apparso chiaro, è che seppur presente è ormai rivolta solo ed esclusivamente alla società. Gli unici cori di contestazione, infatti, che si sono alzati dalla marea granata sono stati rivolti, neanche a dirlo, al presidente Cairo. La squadra e il tecnico ne sono questa volta restati fuori. Qualcuno potrebbe obiettare che è facile portare la squadra fuori dal Fila quando i tifosi sono lì ad applaudire e non a contestare. Cosa sarebbe successo se Giampaolo avesse aperto quegli stessi cancelli? Domanda più che legittima ma è altrettanto vero, se non di più, che se quella stessa tifoseria, in appena 4 mesi e con un rischio retrocessione ancora troppo vicino al Toro, è riuscita a ribaltare e ricucire il suo rapporto con la squadra il merito è del lavoro di Nicola.

Torino al Filadelfia con i tifosi

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ultimo aggiornamento: 03-05-2021


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michele-miva "mi sembrava il toro pauroso di ventura"
michele-miva "mi sembrava il toro pauroso di ventura"
3 anni fa

Io non vi capisco proprio. Questi vi sembrano tifosi che celebrano la squadra? Vedete nella foto, a parte belotti, che sorride o applaude? Io vedo una tifoseria esasperata dalla e nella mediocrità che cerca di unirsi a questi giocatori che hanno umiliato per due anni una città e un mondo… Leggi il resto »

odix77
3 anni fa

ciao concordo sul primo pezzo al 100% e infatti anche io non trovo ci sia riconciliazione, al contrario vedo più un messaggio di avvertimento… oggi vi sosteniamo per il “bene” comune , ma la pazienza è finita già da tempo… quindi su questo sono allineatissimo….. per quanto riguarda il fatto… Leggi il resto »

madde71
madde71
3 anni fa

odix tu non capisci è il mantra della sua vita. allora,pieno di furore agonistico,modello criceto nella ruota,da del disturbato,ciancia di marea di cazzate,peccato che si sta verificando TUTTO cio che diciamo,ma che strano,filadelfia niet,robaldo niet,costruire una societa’ solida e competente niet,distruzione del settore giovanile dai piccolini in su,con distacco delle… Leggi il resto »

GD ( 0.3ini : i migliori alleati di Cairo)
Reply to  madde71

“Mago Otelmadde71 : “...peccato che si sta verificando TUTTO cio che diciamo…“ TUTTO in maiuscolo. Quando uno è mago, è mago!! MAGO OTELMADDE71 (Mattina del 31/01/2021) : “trapano,sei hai fatto caso,è dall’inizio del mese che scrivo di soli prestiti o svincolati,siccome tutti lo schifano,e li capisco,belin se capisco,deve intervenire la… Leggi il resto »

Vanni(CAIROVATTENE IN BELIZE)

Importante è solo una cosa: cr.epi Cairo coi suoi accoliti.

Vanni(CAIROVATTENE IN BELIZE)

Importante è solo una cosa: crepi Cairo coi suoi accoliti.

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