L’attaccante nigeriano sfiderà la stella della sua nazionale e si candida a sostituire Sanabria al Maradona
“Il suo sogno è fare coppia con Osimhen. Nella batteria degli attaccanti del Napoli ci potrebbe stare”, parole di Patrick Bastianelli, l’agente di David Okereke, risalenti ormai a più di un anno fa. Era il 17 gennaio 2023, data memorabile per i tifosi della Cremonese, quando i due connazionali si affrontarono in Coppa Italia e ad avere la meglio su un Napoli lanciato verso il tricolore furono i grigiorossi. Okereke quella sera fu tra i protagonisti al Maradona, offrendo un assist per il momentaneo 0-1 firmato Pickel, in un match poi deciso ai calci di rigore. Le parole dell’agente dell’attaccante nigeriano in forza al Torino lette oggi sembrano appartenere a un mondo fantascientifico e non solo perché il capitolo Osimhen a Napoli sembra volgere verso i titoli di coda… Il campionato scorso di Okereke in Serie A si era concluso con un bottino di tutto rispetto. Prima della storica serata di Coppa Italia, Okereke aveva infatti trovato il gol in campionato contro Fiorentina e Inter, per poi segnare il suo nome tra i marcatori verso fine gennaio con Bologna e Inter, Verona e Milan a cavallo tra aprile e maggio. 7 reti in 33 presenze in Serie A: tutto sommato un ottimo dato se confrontato a quello fin qui raccolto nella stagione corrente, anche se inutile ai fini di classifica con la Cremonese costretta a salutare la massima serie dopo una sola annata.
Okereke, fin qui poco più di una comparsa
Okereke è così rimasto a Cremona, dove per sua stessa affermazione è entrato “in crisi di testa”. In Serie B soltanto 2 timbri in 17 incontri. Troppo poco per un ragazzo che nelle sue due stagioni di Serie A in maglia Venezia e Cremonese aveva messo in mostra qualità interessanti per fisicità e atletismo. A dare fiducia all’attaccante nigeriano, nelle ultime ore della sessione invernale di calciomercato, ci ha pensato Davide Vagnati e il Toro, prendendolo in prestito con diritto di riscatto. Da qui a giugno dovrà dunque convincere la società a riscattarlo, ma a dire il vero ad oggi non ci sono state neanche i presupposti per valutarlo. Okereke fin dal principio sapeva di doversi guadagnare la fiducia di Juric sfruttando quel minimo minutaggio che gli avrebbe concesso. Davanti a lui nelle gerarchie figurano chiaramente Zapata e Sanabria, ma anche Pietro Pellegri, fin qui a secco di gioie personali. Juric gli ha concesso soltanto scampoli di partita. L’esordio con il Sassuolo, subentrando al 74’ a Sanabria, poi la chance dall’88’ contro il Lecce, dove avrebbe anche trovato la via de gol con una conclusione di mancino se il pallone apparentemente salvato da Linetty non avesse in realtà varcato interamente la linea. Poco o nulla poi a Roma, quando Juric lo manda in campo negli ultimi dieci minuti al posto di Sanabria.
Sanabria titolare al Maradona?
Se c’è un reparto deficitario per quanto riguarda la stagione del Torino il dito non può che essere puntato verso il reparto offensivo, in cui oltre al totem Zapata per il resto vige una carestia preoccupante. Identikit che racconta l’annata di “Tonny” Sanabria, passato da bomber in grado di non far rimpiangere l’addio di Andrea Belotti (12 gol lo scorso anno, il massimo raggiunto in carriera) a vera e propria falla di un attacco che non gira. Il paraguaiano è risultato tra i peggiori in campo con la Fiorentina, reo di aver sciupato un paio di situazioni in cui poteva fare sicuramente meglio. Juric cercherà di invertire questo trend deficitario, chissà magari facendo rifiatare lo “sciagurato Tonny” per un turno e concedendo un’opportunità a una delle riserve. Okereke potrebbe essere un’opzione per un giocatore che cerca di rilanciarsi e che pone come obiettivo personale la conquista della nazionale (“Vedo i nigeriani che hanno giocato qui e sono andati in nazionale. E’ il mio sogno, sarebbe un passo avanti per me”), al fianco proprio di Osimhen, in cui si rivede – come disse nell’agosto 2022, alla presentazione da nuovo giocatore della Cremonese – per “velocità e rapidità nei movimenti”.
osimehn-giocarci-nazionale,tre belinate in un colpo
Non ho mai capito come mai alcuni giocatori che, alla fine, non hanno fatto male in A, restano in serie B addirittura in panchina e non trovano squadre né in Italia, né all’ estero nemmeno in prestito. Alla fine è deleterio sia per loro che per la società. O hanno… Leggi il resto »
Certo se non lo facciamo giocare sarà difficile valutarlo ed eventualmente far valere il diritto di riscatto. Sanabria tra tendinite e stanchezza lo vedrei bene in panca ed eventualmente entrare a partita in corso, purtroppo non sta attraversando un buon periodo di forma e penso che il nigeriano possa contro… Leggi il resto »