Il pagellone / Pietro Pellegri, nonostante il poco spazio ottenuto, ha dato segnali positivi a Juric per il suo attacco
Poco spazio ben sfruttato per Pietro Pellegri con la maglia granata. L’attaccante, approdato sotto la Mole dal Monaco, dove ad attenderlo oltre a papĂ Marco c’era Ivan Juric, guiĂ suo allenatore ai tempi del Genoa. Un ritrovo che fa presagire basi solide per entrambi, soprattutto in caso di proseguimento del percorso insieme. Il croato è infatti noto per la bravura nella crescita dei giovani, soprattutto se dotati di ottime qualitĂ giĂ in partenza e l’attaccante ex Milan sembra averne di diverse.
FisicitĂ e spirito di sacrificio
Punta centrale come ruolo naturale, Pellegri da buon attaccante predilige la fase offensiva. Oltre alla fisicitĂ e alla qualitĂ nel gioco aereo, è però in grado di mettere in difficoltĂ i propri avversari anche nell’uno contro uno, Ha inoltre una propensione al sacrificio per ripiegare in difesa se necessario, cosa in comune con Belotti. Risparmiarsi non è quindi nelle sue corde e può costituire una buona base per il Toro del futuro assieme ai compagni.
Il gol con la Lazio dopo quasi cinque anni dall’ultimo in Serie A
“Poche ma buone” è la definizione perfetta per le presenze collezionate dal classe 2001. Ne ha infatti solamente quindici all’attivo, la maggior parte delle quali costituite da brevi spezzoni sul rettangolo verde. Questa limitazione, causata dalle gerarchie non lo ha però fermato sul fronte gol. Pellegri si è infatti sbloccato contro la Lazio a quasi cinque anni di distanza dall’ultima rete in Serie A, a causa di numerosi infortuni che lo hanno tenuto fermo. Questo si spera solo l’inizio.
Voto: 6
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