Le parole di Perr Schuurs, difensore olandese del Torino, che ha rilasciato diverse dichiarazioni su tanti argomenti

Perr Schuurs, difensore classe 1999 del Torino, è stato intervistato da Torino Channel e ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

L’intervista

Sugli sport praticati in famiglia: “C’è una grande differenza tra questi sport: la pallamano, il tennis e il calcio. Ho sempre giocato a tennis e a calcio, ma poi a 12/13 anni ho scelto il calcio. Dovevo entrare in un club professionistico, volevo avere una squadra ed ecco perchè ho fatto questa scelta. Quando mangiamo insieme si parla praticamente solo di sport. Mia madre è importantissima, si assicura che tutto vade bene per noi” Sul ruolo: “All’inizio ero un attaccante, poi sono stato spostato in difesa ed è meglio per me” Sul rapporto tra scuola e sport: “In Olanda è molto importante fare entrambe le cose, c’è un percorso specifico che ti permette di avere più libertà” Su se stesso: “Sono un ragazzo serio, prima delle partite devo concentrarmi ed è molto importante per il nostro lavoro. Credo di aver ereditato questo da mio padre, che è stato sempre un esempio nello sport per me” Il momento più bello: “Uno dei momenti più belli è stato al Fortuna Sittard, militavo lì da quando avevo 16/17 anni e al primo anno in prima squadra ero il capitano e siamo stati promossi in Eredivisie”.

Sul passaggio all’Ajax e al Toro

“Per me era stato già un bel salto andare all’Ajax, era la prima volta lontano da casa per me e la mia ragazza. Ho giocato bene, ho anche fatto qualche errore ma tutto serve per migliorare. Sentivo il bisogno di venire in Italia“. Sulle differenze tra Eredivisie e Serie A: “In Olanda si pensa di più al possesso, qua invece c’è molta più fisicità e molto più tatticismo, il campionato è più combattuto” Sull’ambiente: “All’Ajax giocavamo in Champions League, quindi l’ambiente era sempre fantastico, ma qui c’è più emozione da parte dei tifosi. Se combatti per loro, vieni apprezzato e se vinci ancora di più. Sono importantissimi per me, anche quando esco con la mia ragazza e mi fermano per foto e autografi”

Su Superga

“Quando vengono i miei amici li porto a Superga, è la cosa più importante per me. Torino mi piace e anche il clima è perfetto” Sulla cucina: “La mia ragazza cucina sempre, ma se devo cucinare io andiamo fuori a cena, perchè non so cucinare. La cucina italiana è la migliore, quando ero piccolo ci venivo ogni anno in vacanza e la preferisco a quella Olandese” Sul Toro: “Dal primo giorno mi trovo bene, sono felicissmo di essere qui. Pensavo che avrei avuto difficoltà, perchè parliamo tante lingue diverse nello spogliatoio, ma sono tutti simpatici e mi aiutano sempre. Sul parlare in italiano: “Negli ultimi mesi ne ho sentito il bisogno, ecco perchè due o tre volte a settimana ho lezione di italiano”. Ancora su Superga: “Avevo visto solo foto e video, non potevo credere fosse così, è stato impressionante. Ogni anno è giusto andarci per ricordare il rapporto tra la squadra, i tifosi e la storia” Su Juric: “Avevo già cercato informazioni su di lui, sapevo che gli allenamenti erano tosti ma questo per me è positivo. Lui mi aiuta sempre se ho bisogno e sa mettere in pratica quello che pensa” Sulle punizioni: “Ho imparato a tirarle nelle giovanili, una stagione ne segnai addirittura sei, l’allenatore mi diceva sempre di tirare e metterla nell’angolino”. Su come viene chiamato dagli allenatori: “In Olanda mi chiamano Perr Schuurs, qui invece Piero Schuurs”.

Perr Schuurs of Torino FC looks on prior to the Serie A football match between Torino FC and Spezia Calcio.
TAG:
home

ultimo aggiornamento: 12-02-2023


36 Commenti
più nuovi
più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
Andreas
Andreas
1 mese fa

ho visto l’intervista completa: piacevole! Forza Perr!

ardi06
ardi06
1 mese fa

Ottimo giocatore con un grande margine di crescita, e a quanto pare ragazzo maturo e serio. Spero veramente che non lo vendano già quest’estate

Troposfera Granata
Troposfera Granata
1 mese fa

Sono pienamente d’accordo con me.

Juric: “Col Milan partita dominata”. Ecco cosa dicono i numeri

Torino e Berisha separati in casa: nessuna cessione, ora è ai margini