Dopo Cagliari anche contro il Sassuolo Sirigu non appare in piena forma con qualche errore di troppo: un calo fisiologico che preoccupa
Salvatore, di nome e di fatto, saracinesca, muro invalicabile, diga: tanti sono gli epiteti, i soprannomi che Sirigu si è guadagnato e soprattutto meritato in questi mesi e anni granata. Un vero e proprio baluardo tra i pali che ha spesso tolto le castagne dal fuoco alla sua squadra. Ed è per questo che al primo fisiologico calo di rendimento cominciano a suonare i primi campanelli di allarme. Perchè se è vero che ogni giocatore ha alti e bassi più che normali nella propria carriera, è altrettanto vero che quando ad averli è uno dei punti di riferimento più importanti della propria squadra qualche preoccupazione in più scatta. Ed è proprio quello che sta capitando attorno a Salvatore Sirigu che tra Cagliari e Sassuolo ha manifestato problemi e incertezze che mai si erano viste fino ad oggi.
Da Cagliari a Sassuolo, la crisi del portiere granata
A Cagliari, infatti, il portierone granata ha ammesso la sua responsabilità sul pesante errore che lo ha visto protagonista e che ha di fatto regalato a Simeone il gol del definitivo sorpasso dei sardi sul Torino. Una “papera” inusuale per Sirigu che ha lasciato qualche strascico, tanto che contro il Sassuolo in campo non si vede il solito portierone. Due uscite a vuoto nella ripresa che avrebbero potuto essere occasioni decisive per i nervoerdi, traiettorie calcolate male e un errore, quello sul colpo di testa svirgolato di Boga, che avrebbe potuto rappresentare un “bis” di quello visto a Cagliari.
Un altro potenziale gol, insomma, evitato soltanto dall’imprecisione dello stesso Boga. Due partite che hanno mostrato un Sirigu ben lontano da quello conosciuto, ammirato e amato dai tifosi. E se per qualunque altro giocatore il piccolo calo rispetto al passato sarebbe considerato un semplice caso, un’eccezione seppur negativa, per uno come Sirigu tutto questo non può non far discutere. Ma a chiudere i discorsi e le discussioni e, soprattutto, a cancellare domande e dubbi, c’è da aspettarselo, sarà proprio il portiere granata. E la consapevolezza e la maturità dimostrata dopo l’errore a Cagliari ne è la prova. Sarà il campo a dimostrare che Sirigu non è sparito e che è pronto a tornare a fare quello che gli riesce meglio: salvare la sua porta e tutto il Toro.

Ha…quindi se ha parato bene x 2 anni…ora può fare cappelle x altri 2?bel modo di ragionare…i cross come quello sul terzo gol,al limite dell’area piccola e pure lento,dovrebbero essere tutti del portiere…e non avresti preso gol…lo insegnano negli amatori.
forse dovrebbe occuparsi di piu dei pali, cosa fatta benissimo nel 90% dei casi e non di rompere i cogl.ioni al prossimo…..orami mi sono fatto l’idea che sirigu sia una delle cause dei problemi di spogliatoio… ciò non toglie che tecnicamente in campo non si discute sono due anni che… Leggi il resto »
Letto critiche eccessive, addirittura qualcuno che velatamente lo accusava di dolo, in due anni ci ha portato in Europa e ci ha salvato dalla B, può esser padrone di esser per due tre giornate un portiere non extraterrestre?