Il Torino ha creato occasioni a non finire ma alla fine è stata punita (immeritatamente) da una Lazio cinica

Ve la ricordate “La dura legge del gol”? È uno dei brani di maggiore successo degli 883 e il ritornello di quella canzone sintetizza abbastanza bene quanto è avvenuto in Torino-Lazio: “È la dura legge del gol, fai un gran bel gioco però, se non hai difesa gli altri segnano, e poi vincono. Loro stanno chiusi ma, alla prima opportunità, salgon subito e la buttan dentro a noi”. Ecco, se non fosse che il Torino, nonostante le tante assenze, una difesa (solida, aggiungiamo) ce l’ha, quel ritornello sarebbe la fotografia perfetta della partita. Perché dopo aver chiuso incredibilmente il primo tempo sullo 0-0, aver retto i primi minuti della ripresa, alla prima vera azione la formazione biancoceleste è salita e “l’ha buttata dentro”. “E poi vincono”, aggiungiamo citando sempre gli 883.

Torino-Lazio: quante occasioni sprecate

I numeri della partita dicono che la squadra di Juric è andata al tiro addirittura per ventiquattro volte, colpendo un palo con Sanabria, sfiorando la porta in un varie occasioni con Zapata, Ricci, Masina, costringendo Provedel alla grande parata con Vlasic. Mai in questa stagione si era visto un Torino riuscire ad andare alla conclusione con così facilità, attaccando da ogni parte: Bellanova ha fatto quello che voleva a destra, Vlasic ha trovato spazi al centro, Lazaro si è proposto con continuità a sinistra. Gila non ha capito nulla contro Zapata e si è fatto anticipare anche da Sanabria (in occasione del palo) quando è capitato nella sua zona, Ricci ha trovato gli spazi per provarci un paio di volte da dentro l’area di rigore. Ma niente, la palla non è mai voluto entrare. Alla fine si è avuta quasi l’impressione che se la partita fosse durata altri novanta minuti la porta della Lazio sarebbe comunque rimasta inviolata.

Il problema del gol continua

Dal punto di vista della prestazione, dell’impegno, è davvero difficile muovere qualche appunto al Torino visto ieri, ma quel dato dei ventiquattro tiri e zero gol nasconde però anche un problema: la squadra granata fa davvero troppa fatica a segnare e la dimostrazione è nel fatto che abbia il terzo peggior attacco del campionato. Certo, nelle precedenti partite spesso ha avuto problemi a costruire i presupposti per trovare la rete, ieri invece le occasioni ha saputo costruirsela bene, quella che è mancata è stata la necessaria precisione in area di rigore. Troppi anche gli errori tecnici, i palloni strozzati, colpiti male nonostante la libertà di calciare concessa dai difensori avversari. Errori che alla fine il Torino ha pagato a caro prezzo.

Antonio Sanabria, Duvan Zapata e Mario Gila in Torino-Lazio
Antonio Sanabria, Duvan Zapata e Mario Gila in Torino-Lazio
TAG:
home

ultimo aggiornamento: 23-02-2024


32 Commenti
più nuovi
più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
giorgio
giorgio
5 mesi fa

Ieri Savic ha dormito sul primo gol ed eun errore grave perchesenza il primo gol “forse” non sarebbe entrato nemmeno il secondo. Peronon e giusto buttare la croce sempre solo su Savic quando perdiam0. Abbiamo il terzultimo attacco della serie A e la terza difesa quindi anche il portiere eterzo.… Leggi il resto »

Denis-Joe
5 mesi fa

Che ce ne frega se non si segna. In Europa non è necessario segnare, bastano due 0-0 e poi si va ai rigori. Per questo abbiamo Savic, per fargli tirare 5 calci di rigore. Savic ha una potenza tale da polverizzare il portiere avversario, se lo colpisce lo disintegra, restano… Leggi il resto »

Last edited 5 mesi fa by Denis-Joe
James 75
5 mesi fa
Reply to  Denis-Joe

😂😂😂😂😂😂😂Sei un grande 😂😂😂😂

Jones
5 mesi fa

non era il caso di scomodare l’Apollo 13

James 75
5 mesi fa
Reply to  Jones

😂😂😂😂😂😂

Torino-Lazio vuol dire Zapata contro Immobile: possono deciderla i bomber

Torino, altra grande prova di Bellanova: contro la Lazio è il migliore in campo