Giampaolo si rifugia nel suo credo (salvo poi rivederlo), Vagnati chiede anche i punti: ma “il Torino ha giocato con fede”
Idea di gioco e punti in classifica: religione con la calcolatrice. Il Torino sta apprendendo il credo del suo allenatore, ma intanto ha raccolto un solo punto in quattro partite ed è ultimo appaiato al Crotone, una zavorra per chi si deve giocare la salvezza. S’intenda, contro il Sassuolo i passi avanti sono stati evidenti. “Il Torino ha giocato con fede”, ha osservato piĂą volte Giampaolo. Fede… in cosa? Nel progetto tecnico e tattico al quale il mister di Giulianova sta cercando di far aderire la squadra. Però serviva la vittoria a Reggio Emilia, perchĂ© “c’è bisogno di risultati per far passare la credibilitĂ di un messaggio”, rubando un’altra delle massime giampaoliste.
Le parole di Vagnati e la fiducia del Torino in Giampaolo (per ora)
I tre punti sono sfuggiti per la difficoltĂ atavica dei granata a gestire le situazioni di vantaggio, per l’autostima che manca, e non basta la “fede” a farla riacquistare.
La linea della direzione tecnica è in linea con quella della panchina. Vagnati aveva dichiarato prima del match: “Abbiamo un progetto in testa, ma dobbiamo fare il massimo per prendere punti il prima possibile. Andiamo avanti col nostro credo”. Giampaolo e il ds lavorano a stretto contatto e godono, per ora, della fiducia del presidente Cairo: si proseguirĂ così, a maggior ragione dopo i segnali del Mapei Stadium. Con filosofico pragmatismo.
I problemi del Toro e i segnali d’Emilia
Le difficoltĂ ci sono, è inutile nasconderlo. Il Torino soffre in fase difensiva e prende gol con estrema facilitĂ ; ha tanti giocatori adattati, alcuni dei quali ci stanno mettendo impegno (Lukic e Rincon, ad esempio) e altri che sono in difficoltĂ (Verdi e MeitĂ©, per fare due nomi). Ha però trovato, venerdì, certezze altre rispetto al solito Belotti: la gestione di spazi e distanze, l’inserimento della mezzala Linetty, l’organizzazione per il recupero palla. Sprazzi del metodo. Qualunque cosa ciò significhi.
Ma c’è stato anche dell’altro. Giampaolo è venuto incontro alla squadra, siglando quello che per lui ha tutta l’apparenza di un patto con il diavolo: si è messo a cinque – che sofferenza, sul suo volto, quando ha dovuto spiegare la scelta – per aiutare i suoi ragazzi e difendere un punto. Obiettivo infine riuscito, ma con la beffa di aver segnato due gol col 5-3-1-1, accarezzando la salvifica vittoria, e di averne poi incassati altrettanti.
Religione e calcolatrice. Giampaolo sta provando a costruire un’identitĂ . E ha guadagnato punti di ottimismo, nel 3-3. Peccato che per ora non bastino a migliorare una classifica deficitaria.

Ho letto in “altri siti” (del presiniente) sempre commenti ottimistici sulla partita di venerdi “segnali di ripresa” -“buona partita di questo e di quello” “ottimismo ” “speranze” ….. Ce lo auguriamo tutti ma ad ora la realta dice altro ,contano i risultati i fatti Io ci soffro come tutti e… Leggi il resto »
Abbiamo ancora l’alibi di una partita da recupere. Al peggio non c’è limite ma non si sa mai
ormai è chiaro lo scrivete anche in salsa bulgara, “il torino FC deve giocarsi la salvezza” altro che svelare “progetti” o “obiettivi” nascosti, la realta (da record negativo) è 1 su 12 per 38 gare farebbe 9,5 in totale, mica bruscolini nè, qui ci vuole ben altro che semplice “fede”… Leggi il resto »
i calciatori sbagliano ,non per colpa loro,il caso, i limiti sopratutto e l’allenatore si arrampica sugli specchi per difenderli,senza nemmeno poter dire a un Verdi,ma quando ca..o ne butti dentro una o tipo ai difensori :m….hia ma una di testa la prendete?