Il pagellone di Paolo Vanoli al termine della stagione 2024/2025: dall’identità tattica alla crisi offensiva
Paolo Vanoli, alla sua prima esperienza in Serie A, ha guidato il Torino alla 11esima posizione finale con 44 punti (10 vittorie, 14 pareggi e 14 sconfitte). Un risultato in linea con le ultime stagioni influenzato anche da scelte di mercato e infortuni, il più importante, quello del capitano Duvan Zapata.
Vanoli ha costruito una squadra equilibrata e compatta, basata sul modulo 3-5-2, capace di mostrare maggiore solidità difensiva rispetto al passato. Il miglioramento in alcuni profili si è notato tanto: Milinkovic‑Savic è diventato leader tra i pali (37 presenze), Samuele Ricci ha stabilito le sue gerarchie con 34 presenze, e Guillermo Maripan ha trovato continuità in difesa. Senza dimenticare, anche se resterà solo una statistica, che ad inizio stagione il Torino si è ritrovato per la prima volta in testa alla classifica: non accadeva da quasi 50 anni.
Troppe incertezze offensive
Il rendimento offensivo ha lasciato a desiderare ma ovviamente ha pesato l’assenza di Zapata: senza un perno come il 91 granata (mai sostituito adeguatamente) e la mancanza di reattività nelle ultime giornate hanno lasciato il Torino in affanno, chiudendo la stagione senza gol in doppia cifra. Il 3-5-2 ha garantito equilibrio, ma ha faticato a esprimere qualità in zona gol.
Un altro aspetto critico è stato il calo di rendimento nel finale di stagione: solo un punto nelle ultime cinque partite, con l’ambiente in forte tensione e critiche pubbliche di Cairo, che ha parlato di “delusione” nei confronti di Vanoli. Le dichiarazioni del presidente hanno segnato un momento di rottura, culminato poi con l’esonero.
Il bilancio stagionale
Vanoli ha saputo stabilizzare il club granata in un’annata di transizione, estraendo il massimo da una rosa ristretta. Ma l’assenza di continuità in attacco e le ultime prestazioni non hanno convinto la dirigenza a confermarlo, portando alla sua separazione ufficiale il 5 giugno.
L’allenatore lascia un segno positivo: l’identità data alla squadra e la valorizzazione dei giovani non sono risultati trascurabili. Tuttavia, per il Torino serve fare un ulteriore passo in avanti, con un progetto capace di unire organizzazione tattica e incisività offensiva, puntando soprattutto su un attaccante forte. E serve che il mercato possa aiutare l’allenatore.
Panchine: 38
Punti: 44
Media punti: 1.16
Voto: 6.5

Ho considerato positivamente l’esperimento di ingaggiare un allenatore emergente, ma a conti fatti a Vanoli non si può dare la sufficienza. Vanoli mi è piaciuto sul piano del gioco fino a quando ha avuto a disposizione Zapata, poi ha iniziato a sbandare nelle scelte: in attacco (l’insistenza su Karamoh e… Leggi il resto »
carie paiasu cuntabale vattene
Sto articolo è imbarazzante.