La presentazione di Duvan Zapata, l’attaccante che il Torino ha acquistato a titolo definitivo dall’Atalanta: ecco le sue parole da granata

Nella sala conferenze dello stadio Grande Torino va in scena la presentazione di Duvan Zapata. A presentarlo è presente il dt Davide Vagnati: “Ringrazio il presidente per lo sforzo che ha fatto per tutti noi perché Duvan è un giocatore di grande spessore. Mi vengono subito in mente gli occhi di Duvan quando è arrivato negli uffici del presidente a Milano, si vedeva la grande voglia che ha, vuole raggiungere ancora grandi obiettivi personali e di gruppo. Vedere quegli occhi mi ha fatto un grande piacere perché ci hanno dimostrato che è stata la scelta giusta prenderlo al Torino”.

Duvan, in questi giorni con la sosta hai potuto conoscere i compagni e il calcio di Juric?

Poi prende la parola Zapata: “Per fortuna c’è stata questa sosta delle nazionali che mi ha permesso di lavorare con il mister e i miei nuovi compagni. Ho giocato contro il Genoa ma ero appena arrivato da pochi giorni, questa sosta mi ha permesso di conoscere meglio tutti e di conoscere anche i nuovi concetti di gioco, che sono simili a quelli di Gasperini”.

Quali sono state le prime impressioni di Torino?

“Torino è una città importante. Sono da tanti anni in Italia, conoscono ormai bene la cultura. La cosa importante è che mi possa trovare bene al Torino”.

Cosa ti ha chiesto Juric?

“I concetti calcistici di Juric sono simili a quelli di Gasperini ma non uguali. Il mister mi ha chiesto di essere un punto di riferimento all’interno dell’area di rigore e non spostarmi di lato”.

Perché hai scelto il Torino?

“Perché mi hanno fatto sentire subito importante mentre dove ero prima forse non lo ero più. Poi so di essere arrivato in una squadra importante. Il Toro è stata l’unica squadra fortemente interessata a me”.

Puoi giocare insieme a un’altra punta?

“Non ne ho parlato con Juric, il suo sistema di gioco è una punta ma se poi entra anche Sanabria posso giocare con un altro attaccante. Non ci saranno problemi”.

Come stai adesso? Gli infortuni che hai avuto sono passati?

“I problemi muscolari che ho avuto fanno per fortuna parte del passato. Ora sto bene, mi sto allenando molto forte. In questa pausa della nazionale ci siamo allenati tantissimo, non vediamo l’ora che sia lunedì per affrontare questa partita”.

Cosa non andava più a Bergamo?

“Dove ero prima sono sempre stato importante fino a quando non è arrivato l’interesse del Torino. L’Atalanta fa parte del passato, ora voglio pensare al presente e scrivere la mia storia qua. So di essere il primo colombiano al Torino, so tutte le aspettative che ci sono su di me e voglio fare bene”.

Ti voleva anche la Roma?

“Sì, non sono andato lì per scelta della società. Poi negli ultimi giorni di mercato è arrivato il Torino, mi ha fatto piacere e sono qua”.

E’ vero che era stato vicino al Torino qualche anno fa?

“Sì, quando io sono tornato al Napoli dopo il prestito all’Udinese il Torino aveva fatto tre offerte per me ma il presidente non aveva voluto cedermi. Poi sono stato ceduto l’ultimo giorno di mercato alla Sampdoria”.

Il Torino può fare lo stesso percorso dell’Atalanta?

“Il club può crescere. Non è facile fare i paragoni, ma il Torino può crescere. Io penso che si ha la mentalità giusta e la voglia di crescere penso che si possa fare”.

Che impressione avevi del Torino quando lo affrontavi da avversario?

“Sapevo che era un grande club, che ha vinto anche tanti scudetti”.

Pensi poter andare in doppia cifra?

“Penso di sì, anche perché abbiamo ottimi giocatori in tutti i ruoli e un buon gioco. Posso raggiungere la doppia cifra anche se non è mai stato facile. Questo è un obiettivo personale ma sono più importanti quelli che posso raggiungere con la squadra”.

Senti la responsabilità di essere un giocatore che può fare la differenza?

“L’accoglienza dei tifosi è stata bellissima. Sì, l’ho sentita sin dall’inizio. Mi piace questa responsabilità. Io sono sempre stato uno che parla sul campo, spero di essere all’altezza di questa responsabilità”.

Sono arrivati tanti giovani, tu dovrai portare esperienza per trascinare la squadra in Europa

“Sono venuto qua anche per questo, anche il mister mi ha chiesto di trascinare i ragazzi. Spero di essere all’altezza, l’entusiasmo ce l’ho”.

Sei da tanti anni in Italia, i tuoi figli sono nati qui, ma insegni anche a loro la cultura colombiana?

“Non dimentichiamo mai da dove veniamo, quelle che sono le nostre origini. Ogni anno torniamo in Colombia, anche perché io e mia moglie abbiamo le nostre famiglie là. E’ giusto che i nostri figli conoscano anche la nostra cultura”.

Zapata e Vagnati
Zapata e Vagnati
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ultimo aggiornamento: 13-09-2023


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natali giancarlo
natali giancarlo
1 anno fa

La Società nel comunicato ufficiale rilasciato alcuni giorni orsono ha parlato di prestito con possibile\obbligatorio riscatto a determinate condizioni.La redazione parla di acquisto a titolo definitivo….Chi ha ragione?Scrivete a casaccio o con cognizione di causa?Sveglia!!!Vige la regola del “sentito dire?”SFT
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granata13
granata13
1 anno fa

Perché le condizioni sono ridicole..nel senso che basterà qualche presenza per far scattare l obbligo..

Troposfera Granata
1 anno fa
Reply to  granata13

Da quel che si è capito, le condizioni facilmente raggiungibili, sono soltanto un modo per spostare contabilmente di un anno l’acquisto (che di fatto c’è già).

Filadelfia (zerotreini crescono)

vedete di fare 40 punti.

Jones
1 anno fa

see Europa

angelo62
1 anno fa
Reply to  Jones

yessss, i wanna see it 😉

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