Torino-Spezia vanta un grande ex: Emmanuel Gyasi, nato e cresciuto in granata, torna sotto la Mole da avversario
Torino-Spezia è una partita speciale per diversi motivi. SarĂ infatti il match decisivo per i granata in ottica salvezza nonchĂ© per Giampaolo, che proverĂ a mantenere il posto da guida tecnica dei granata. Anche sul fronte Spezia c’è però chi rivivrĂ il tutto in modo piĂą intenso rispetto agli altri: Emmanuel Gyasi è infatti il grande ex della partita e tornerĂ a casa proprio per rivedere il club dove è cresciuto, ma questa volta da avversario. In fondo “Il Toro è pur sempre il Toro” per il ghanese. Un terzo ed un secondo posto alle Final Eight con la Primavera di Longo, ma un percorso cominciato diversi anni prima e intervallato da un anno alla Pro Vercelli: tutto difficile da dimenticare.
Gyasi sul club dove è cresciuto: “Sono grato al Torino, nessuna rivincita”
Gyasi ha speso parole dolci nei confronti dei granata in un’intervista sul Corriere Torino: “Sono grato al Torino, nessuna rivincita. Ciò che mi hanno trasmesso lì è stato fondamentale. Vedere i granata così in difficoltà è una spiacevole sorpresa. Loro sono una squadra forte e vorranno vincere a tutti i costi. SarĂ una finale per noi e per loro, i tre punti varranno doppio.“. Nato a Palermo e cresciuto in Ghana, suo paese d’origine, l’attaccante dello Spezia è poi tornato in Italia per trasferirsi a Pino Torinese. Poco dopo ha cominciato la sua avventura nel mondo del calcio proprio con il Torino, lasciandolo poi nel 2011-2012 per una parentesi alla Pro Vercelli, ma tornando l’anno seguente.
I primi passi nel calcio dei grandi di Gyasi: dal Pisa alla Carrarese
L’anno della sua consacrazione è sicuramente l’ultimo sotto la Mole, con dieci gol in ventuno presenze che gli hanno permesso di attirare su di sĂ© i riflettori. La sua prima avventura nel calcio dei grandi è arrivata col Pisa, dove è rimasto solamente sei mesi, per poi passare la Mantova. Sicuramente piĂą fruttuoso il tempo trascorso con i lombardi, che gli è valso sedici presenze ed un gol nel derby contro il Renate. La crescita non si è di certo fermata lì. Si è infatti poi reso protagonista nella stagione 2015-2016 alla Carrarese (ventiquattro presenze e sei gol). La svolta definitiva è arrivata l’anno seguente.
La consacrazione con lo Spezia e la promozione in A
Al passaggio a titolo definitivo ha seguito subito dopo quello allo Spezia, che lo ha lasciato in prestito al club toscano. L’ultimo tassello prima di tornare definitivamente ai liguiri riguarda il Sudtirol, con cui ha conquistato il secondo posto in Serie C a fine anno, consacrandosi definitivamente. Dalla stagione 2018-2019 è infatti uno dei perni d’attacco degli Aquilotti e ha contribuito alla promozione nella massima Serie. Un percorso travagliato e ricco di spostamenti, che hanno inspessito il bagaglio d’esperienza che vanta Gyasi. Il ghanese, che deve molto sia al Toro che al suo attuale club non si risparmierĂ di certo contro i granata: “Festeggiare in caso di gol? Esultare è un gesto naturale e non una mancanza di rispetto. Quindi sì, festeggerei senza esagerare“.

Quando un ambiente funziona anche i singoli vengono valorizzati e spesso vanno oltre i propri limiti, quando un ambiente è marcio distrugge tutto e tutti. Al Toro oggi praticamente chiunque fa male, allenatore, giocatori, DS, preparatori, raccattapalle, perchĂ© in 15 anni non si è costruito niente e si è distrutto… Leggi il resto »
Massimo rispetto per un ragazzo che si è fatto le ossa e si è guadagnato la massima serie a 26 anni percorrendo tutti i gradini del professionismo, uno per volta.
Non vedo perchè dovrebbe avercela col Toro.
Ho sempre considerato gomis un un’ottimo portiere adesso sarebbe perfetto al posto di sirigu, mah noi abbiamo il donnaruma serbo. Oggi contano solo i tre punti il resto non conta e dopo siamo in a e lo spezia giĂą