Il meglio e il peggio di Torino-Sudtirol: il passaggio agli ottavi l’unica soddisfazione, per il resto il Torino di Mazzarri non brilla

Obiettivo centrato, innanzitutto. Ma mai come nella sfida di Coppa Italia contro il Sudtirol contava il come. E invece il Torino bis ha deluso, al cospetto degli altoatesini grintosi e organizzati dell’ex Paolo Zanetti. Il dramma dell’eliminazione è stato allontanato dai gol di Soriano ed Edera, ma era lecito attendersi qualche segnale piĂą convincente da parte dei granata. “Mi è piaciuto solo il risultato”, ha commentato Mazzarri. E anche il presidente Cairo è apparso decisamente insoddisfatto della prova di Zaza e compagni: “Teniamo alla Coppa, anche se questa sera non si è visto”, ha chiosato il patron. Ecco dunque il meglio e il peggio della sfida del “Grande Torino”.

Coppa Italia, Torino-Sudtirol 2-0: i top

La qualificazione. Il minimo indispensabile per evitare una tragedia sportiva. Il Toro si regala gli ottavi contro la Fiorentina (in Toscana o ancora in casa, dipenderĂ  dal sorteggio) e dĂ  seguito alla vittoria sul Cosenza di agosto, il primo step – decisamente piĂą convincente – nella competizione. Per il prosieguo del cammino si dovrĂ  attendere il 13 gennaio: dopo la sosta invernale si ripartirĂ  dalla Viola. Con piĂą motivazioni e un atteggiamento diverso, si augura Mazzarri.

Il gol di Edera. Suggella il successo con un bel mancino ravvicinato in diagonale, ad un anno di distanza dall’ultima gioia (contro la Roma, sempre in Coppa Italia). Il classe ’97 è uno dei pochi a convincere, per dedizione e intraprendenza, anche se spesso si trova chiuso nella morsa degli ospiti. Il suo gol, però, ha il grande merito di scacciare i fantasmi, dopo la paura per il pareggio del Sudtirol vanificato solo da una erronea segnalazione del guardalinee.

Coppa Italia, Torino-Sudtirol 2-0: i flop

L’atteggiamento remissivo. Poche, le opportunitĂ  create dai granata che solo in rarissime circostanze riescono a bucare la retroguardia ospite. “Bisogna far vedere che siamo superiori. Ma se gamba e testa non sono collegate capita questo”, ha rilevato Mazzarri nel dopogara. Un cortocircuito tutto psicologico nel quale sono incorsi molti dei giocatori in campo. E non solo quelli che hanno avuto meno chance di mettersi in luce in campionato.

La prova di Zaza. Occasione migliore forse non c’era per far vedere qualcosa di diverso al pubblico del “Grande Torino”. Invece l’attaccante di Policoro non brilla, si esilia spesso dalla manovra e prosegue il suo momentaccio. Mazzarri dovrĂ  lavorare parecchio per recuperare uno degli investimenti piĂą ingenti, in termini economici ma non solo, della stagione granata.

La cornice di pubblico. Erano in 3339 sugli spalti, record negativo dell’era Cairo. Appeal della sfida, diretta televisiva e termometro non hanno certo aiutato, ma la speciale politica prezzi imbastita dalla societĂ  (piĂą che convenienti, in ogni settore) era costruita proprio per ovviare a questi prevedibili fattori di rischio. Un segnale da non sottovalutare: i tifosi, da questo Toro, si aspettano di piĂą.


5 Commenti
piĂą nuovi
piĂą vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
GranataDentro
7 anni fa

Top la qualificazione, e il fatto che tutti quelli che dovevano giocare hanno giocato. FLOP il difvertimento, che non c’è stato, e il fatto che quelli che dovevano mettersi in mostra non lo hanno fatto. e flop ennesimo per zaza e soriano. poco serviti,ok, ma contro gente di serie C… Leggi il resto »

esulegranata
7 anni fa

Zaza “si esilia spesso dalla manovra” anche perchĂ© una manovra il Torino fc proprio non ce l’ha. E infatti lo stadio è disertato ogni volta un po’ di piĂą.

alberto
alberto
7 anni fa

“Quelli correvano di piĂą, noi non pressavamo alto…”, piĂą cerca di dare giustificazioni piĂą Mazzarri non convince. Siamo alla 14/ma di campionato (piĂą le altre gare di contorno) e la squadra – dice lui – non lo segue, non lo ascolta. E’ da alcune partite che WM critica i suoi… Leggi il resto »

Bentornato Lyanco: il Toro lo riabbraccia un anno dopo. E Mazzarri applaude

A Cairo il “Premio Andrea Fortunato” per l’impulso dato al Settore giovanile