Soltanto contro i rossoneri ha confermato l’undici del match col Cosenza. Poi gli ultimi giorni di mercato hanno sconvolto i piani
La seconda pausa per le nazionali giunge forse nel momento migliore per il Torino per ripensarsi dopo la pessima notizia dell’infortunio ammazza stagione di Zapata e qualche scivolone tra campionato e Coppa Italia di troppo. Un periodo, quest’ultimo, in cui i granata hanno di nuovo assaporato la sconfitta e in cui hanno fatto i conti con qualche acciacco (Coco, Vojvoda, Milinkovic-Savic) e indisponibilità . In più è stato il primo frangente della nuova stagione in cui Paolo Vanoli ha potuto lavorare con la squadra al completo, come conseguenza di un mercato a rilento, chiuso il 30 agosto. Motivazioni che hanno condotto il tecnico a sperimentare, senza mai confermare un undici iniziale.
Gli stessi con Cosenza e Milan, poi dall’addio di Bellanova…
Milinkovic-Savic in porta, Vojvoda, Coco e Masina in difesa, il centrocampo composto da Ricci, Ilic e Linetty, sugli esterni Bellanova e Lazaro, davanti Zapata e Sanabria. Questa la formazione con cui il Toro è sceso in campo nella prima stagionale con il Cosenza, poi riproposta all’esordio in campionato con il Milan. Inutile ribadire come il mercato abbia poi destabilizzato l’ambiente e sconvolto tutti i piani. Non a caso, dalla partita seguente con l’Atalanta, Vanoli ha sempre adottato degli accorgimenti alle sue formazioni titolari. Contro l’Atalanta non c’era più Bellanova e il tecnico ha schierato Vojvoda esterno e Tameze in difesa, dando una chance poi a Adams in attacco. A Venezia, Vojvoda è tornato in difesa, a destra è stato piazzato Lazaro, mentre a sinistra ha fatto il suo esordio Borna Sosa. E così in avanti, dando il via a una girandola che continua tutt’ora.
Gli inserimenti di Maripan e Walukiewicz
Contro il Lecce ha fatto il suo esordio Pedersen, con Lazaro spostato a sinistra. Poi a Verona, in una situazione emergenziale in difesa, è toccato a Maripan e Walukiewicz (insieme a Masina) esordire dal 1′, con Tameze al posto di Linetty, Sosa per Pedersen e Lazaro di nuovo a destra e, infine, Sanabria a riprendersi la titolarità in avanti. Contro l’Empoli, in Coppa Italia, Vanoli ha fatto ampio turnover con Coco rientrante dall’infortunio insieme a Maripan e Walukiewicz, Pedersen a destra, in mezzo fuori Ilic e Ricci per Linetty, Tameze e Gineitis e davanti un inedito duo Karamoh-Adams.
E ora con Zapata fuori…
Contro la Lazio l’indisponibilità di Milinkovic-Savic ha permesso a Paleari di esibirsi in una buona prestazione. Davanti a lui si ricomponeva il terzetto difensivo degli albori, Lazaro a destra e Sosa a sinistra. Tameze-Ricci-Ilic a centrocampo, con Sanabria in coppia con Duvan. Infine, contro l’Inter un nuovo vestito, con Vanja di nuovo tra i pali, Walu-Coco-Maripan, Lazaro e Pedersen sugli esterni, Linetty e Ricci insieme a Gineitis e davanti Zapata in coppia questa volta con Adams. Ora, con l’infortunio di Zapata, ci saranno nuovi accorgimenti e, di conseguenza, una nuova formazione.

Schierare una formazione identica per più di due partite è cosa assai difficile. Nemmeno le superpotenze italiane ci riescono, anche perché con gli impegni nelle coppe europee si devono centellinare energie e risorse. Il Torino non è esente da tutto ciò. I cambiamenti nostri, poi, sono stati dettati anche dai… Leggi il resto »
Se non si schiarisce le idee a gennaio oltre a cercare una punta mi sa che cercheranno anche altro. Ripeto…..brava persona, magnifico ciarlatore, ma a me uno che si fa andare bene pedersen e compagnia, Maripan, il polacco, lo stesso coco e non sbatte i pugni per un difensore di… Leggi il resto »
Mah, magnifico ciarlatore, direi specializzato in omelie!
…siamo tifosi frustrati,logorroici…ogni anno i nodi vengono subito inesorabilmente al pettine…ci diciamo sempre le stesse cose , sui social su youtube trasmissioni in tv…ogni anno accusiamo gli allenatori il ds. ed i giocatori perché non siamo competitivi x andare in europa….qualcuno mi dica come può un’azienda avere successo o non… Leggi il resto »
A me sai dell’Europa conta zero, soprattutto se ci arrivi senza una vera programmazione. A me conta un centro sportivo all’altezza, una primavera da cui ogni santo anno esca un giocatore pronto a subentrare in prima squadra, mi interessa uno stadio pieno di entusiasmo per uno spettacolo avvincente, mi interessa… Leggi il resto »