Il passaggio da Nicola a Zenga non ha cambiato il rendimento del Crotone ma la salvezza resta un obiettivo stagionale raggiungibile
Ventisei partite, 5 vittorie, 6 pareggi e 15 sconfitte. È questo il bilancio che sta costringendo il Crotone, quartultimo in classifica con soli 21 punti all’attivo, a lottare per la salvezza. E se in casa gli squali hanno ottenuto tre successi, 4 pareggi e 6 sconfitte per un totale di 13 punti, in media un punto a partita, fuori casa i rossoblu ne hanno fatti soltanto 8. Frutto di 2 vittorie, altrettanti pareggi e 9 ko. Non certo una prospettiva idilliaca per il Crotone che, tuttavia, si presenterà domenica al Grande Torino, con unico obiettivo: strappare ai granata quanti più punti possibile per staccare i tre fanalini di coda della classifica e fare un passo, piccolo ma fondamentale, verso la permanenza in Serie A. E se all’andata, tra le mura amiche, l’allora formazione di Davide Nicola era riuscita a fermare i granata sul 2-2, quella che arriverà sotto la Mole il prossimo weekend sarà una squadra decisamente differente, a partire proprio dal tecnico che guiderà i Pitagorici nella trasferta piemontese.
Dopo la sconfitta contro l’Udinese nel girone di andata, infatti, tra l’ex tecnico Davide Nicola e la società le incomprensioni sorte si sono inasprite e l’ex giocatore del Torino ha deciso di rassegnare le sue dimissioni senza nessuna possibilità di rivedere le sua decisione. Al suo posto Walter Zenga, coadiuvato da un altro ex granata: Benny Carbone. Con il nuovo tecnico, il Crotone ha ottenuto 2 vittorie, 6 sconfitte e 3 pareggi in 11 partite. Un cambiamento che non sembra ancora aver sortito l’effetto sperato, dunque, ma che non ha comunque fatto perdere di vista l’obiettivo stagionale. Con l’arrivo di Zenga, e il passaggio al 4-3-3, infatti, il Crotone ha dato spesso, a dispetto dei risultati finali dei match, la sensazione di poter essere avversario ostico e scomodo per molti, come dimostrano i pareggi contro squadre ben più attrezzate tipo Atalanta e Inter. Per quanto riguarda i singoli reparti, non brilla la difesa con 47 gol subiti. Punto di riferimento della retroguardia resta Ceccherini mentre, a fare ritorno al Grande Torino da avversario, sarà Ajeti che non è ancora riuscito a ritagliarsi un posto in squadra con la giusta continuità ma che, il tecnico rossoblu, ha voluto sperimentare anche in posizione più avanzata. A centrocampo, Zanga può contare ancora sull’apporto di Mandragora, inamovibile nella mediana degli squali, e su quello di Benali che, nonostante qualche problema fisico, non dovrebbe essere in dubbio per il match di domenica. Una condizione che riguarda anche Barberis, altro centrocampista particolarmente promettente, e di Ricci che proprio con Zenga ha cominciato a trovare continuità sia in termini di presenze che di rendimento. Restando in attacco, i Pitagorici possono contare su armi importanti: da Budimir, protagonista della stagione di due anni fa terminata con la Promozione, a Trotta, autore di 3 reti, e Nalini. Un attacco che tuttavia, nel complesso, ha siglato solo 23 reti fino a questo momento ma che il Toro non può permettersi di sottovalutare. A dispetto di un rendimento non eccelso e di una posizione in classifica non certo semplice, la fame di vittoria e di salvezza del Crotone giocherà sicuramente un ruolo importante nella sfida di domenica e rischia di rivelarsi la freccia più importante all’arco di Walter Zenga e dei suoi uomini.
Ok 3-0 Per loro
E questi ( il Crotone) arriveranno qui con il coltello tra i denti, a cercare di portare a casa punti per la salvezza in tutti i modi.
Spero solo che il “desaparecido” non vada a guardarli negli occhi come fece prima del derby.
Da allora sono ancora letteralmente ipnotizzati.
#CAIROVATTENE
Ovviamente i nostri eroi, non il Crotone ??
#CAIROVATTENE e portati via Tovofovevev
Non può.
E’ lui in una delle sue molteplici emanazioni.