Il croato dopo due partecipazioni ai gol, approfitta della sosta per completare il recupero. In Sardegna punta ad una maglia da titolare
Prima dell’infortunio, Nikola Vlasic aveva segnato il suo ultimo gol poco prima di una pausa per le nazionali. Era il 16 marzo e il croato siglava la rete del definitivo 0-2 che consentiva al Toro di espugnare Udine. Sabato scorso, a San Siro, ha trasformato con freddezza dagli undici metri, dopo essere subentrato nel finale a Ricci. Anche questa volta, alla vigilia di una sosta, dedicata interamente a farsi trovare al meglio per la ripresa del campionato. Mai come in questo momento il Toro ha bisogno del suo numero 10.
Vlasic, il biglietto da visita
Un numero pesante sulla schiena del nativo di Spalato, ma che evidentemente non lo intimorisce. Da quando è tornato a disposizione, ha già saputo riaccendere le speranze di un Toro in svantaggio, prima ancora della serata del Meazza, nel lunch match contro la Lazio. Un assist per Adams, che ha riaperto una partita difficile, sottolineando il suo ritorno in grande stile. La pubalgia che lo tormentava già dallo scorso campionato è ormai solo un ricordo. Ci è voluta una bella dose di pazienza, sia per Vlasic che per Vanoli.
Vanoli, la pazienza può ripagare
Il mister, già dopo la prima stagionale contro il Cosenza, lo aveva definito “un grande acquisto”. E quando tutti attendevano con ansia il suo ritorno, Vanoli ha preferito aspettare che Vlasic si rimettesse del tutto: “È un giocatore molto importante per noi, voglio che completi bene questo percorso”. Ora che è tornato finalmente in forma, c’è chi invece non si farà vedere fino a dopo la fine della stagione. Ogni riferimento a Zapata non è casuale, e sicuramente Vanoli sta studiando il modo migliore per sopperire all’assenza del colombiano, coinvolgendo sempre di più Vlasic nel cuore del gioco.
E ora? Quale collocazione per Vlasic?
Qual è il ruolo più adatto per il croato in questa fase? Molto dipenderà dalla scelta di Vanoli di continuare con il 3-5-2 o di dare una nuova veste tattica al suo Torino. Vlasic potrebbe rientrare nelle rotazioni offensive, oppure, con un cambio di modulo, tornare a fare il trequartista puro, agendo da raccordo tra centrocampo e attacco, o ancora giocare in coppia, sempre sulla trequarti, con un’altra punta adattata. Indipendentemente dalla posizione in campo, il croato spera in una maglia da titolare, per prendersi sulle spalle il Toro in questo momento di bisogno.
a beh se deve contare su Vlasic che avrà fatto 10 partite in due anni siamo a posto.
Io lo avevo detto subito che Vlasic gli farei fare il Mertens del toro, a Napoli Sarri ci azzecco’ di brutto
Ma shurrs quando rientra , nel 2050 ????
E il robaldo quando lo terminano , sempre nello stesso anno ?