Dopo la sconfitta contro la Fiorentina in Coppa Italia, il Torino si rituffa sul campionato: a Roma è ancora scontro Europa; e sugli altri campi…

Persa la Coppa Italia, spazio al campionato. La necessità del contingente riporta la Serie A al centro dei progetti del Torino di Walter Mazzarri, che pure aveva accarezzato in cuor suo la speranza che dalla Coppa potessero arrivare occasioni inattese per puntare a quell’Europa tanto agognata. Brucia ancora, la debacle contro la Fiorentina. “Mi spiace essere usciti, ma la squadra ha dato l’anima”, rifletteva WM in conferenza stampa. Ma lo spazio per i rimpianti termina su un muro giallorosso. Perché domenica tocca ripartire per l’Olimpico, dove ad attendere i granata ci sarà la Roma, che il suo ottavo di finale (ben più morbido: contro l’Entella) lo ha vinto in maniera perentoria – 4-0, doppio Schick, Marcano, Pastore – e che in campionato sta tentando di riscattare i troppi alti e bassi di una stagione non partita in maniera felice.

Verso Roma-Torino: tra Europa e voglia di riscatto

A ben guardare la classifica lo scontro è ancora più “europeo” di quanto non lo fosse quello pre-sosta contro la Lazio: la squadra di Di Francesco è sesta, a meno tre dal Torino. Poi c’è da riscattare la beffa della prima giornata. Il gol annullato a Falque (giustamente), il rigore negato (senza nemmeno un controllo del VAR) e la zampata finale di Dzeko: frammenti di un pomeriggio di delusioni e rabbia. Motivazioni a non finire. “Bisognerà battagliare fino alla morte in campionato”, osservava Mazzarri dopo la Fiorentina: il suo Toro comincerà da Roma.

Serie A, il punto sulla 20^ giornata: il Torino guarda anche alle concorrenti per l’Europa

Ostacolo arduo, per Belotti e compagni. Ma nemmeno le dirette concorrenti, perlomeno non tutte, possono sorridere. L’Atalanta, ottava a 28 punti (+1 sul Torino), sarà di scena a Frosinone, è vero, ma per contro sono in programma l’altro duello con vista Europa tra Fiorentina, decima a 26, e Sampdoria, settima a 29, e un Inter-Sassuolo (sabato ore 20.30) che per gli emiliani, undicesimi a 25, non sarà certo una passeggiata. Insomma, il primo di ritorno sarà un turno già esplicativo dei valori e delle ambizioni per il treno Uefa.

Il Toro, in più, dovrà fare i conti anche con la gara successiva: al “Grande Torino”, domenica 27, arriverà proprio l’Inter. Due settimane di fuoco, in cui “battagliare” sarà l’obbligo morale imprescindibile per portar via punti e non rimanere indietro.

 


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Giankjc (più Toro e meno guinzagli&collari)

Se si considerano pure le partite del Parma e del Sassuolo praticamente sono tutti scontri diretti.
Poi qualcuno vi sveglia.

urto (andrea)
6 anni fa

arbitri liberi, non ce ne sono più??

Lewishenry - #conCairononmiabbono (neancheasky)

Ce ne servono 5: un attaccante, un centrocampista, un direttore tecnico, un allenatore, un presidente. Tutti possibilmente di peso. E non intendo di peso alla Maxi Lopez….

Gasperino
6 anni fa

A noi quello che servirebbe sarebbe mettere la maglia del Toro a tutto il Napoli, Ancelotti compreso con però Sirigu al posto di Ospina e ‘Nkoulou al posto della nostra vecchia conoscenza che comincia per “M”…

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