Amer Gojak difficilmente sarà in campo contro il Benevento, salta anche l’obbligo di riscatto del suo cartellino
Ultima partita di stagione in vista per il Toro di Nicola, che domenica affronterà il Benevento di Pippo Inzaghi. Con la salvezza in tasca raggiunta dopo lo 0-0 con la Lazio, i granata sono comunque intenzionati a chiudere al meglio la stagione. Senza più obiettivi in ballo, il tecnico del Torino potrebbe però scegliere di dare spazio a chi ha presenziato meno nell’ultimo periodo, facendo turn over. Sfortunatamente nella lista dei papabili cambi, non figura il nome di Amer Gojak, l’oggetto misterioso di questa stagione, che resterà tale. Nel contratto c’era infatti l’opzione del riscatto automatico a dieci presenze da 45 minuti, che non verrebbero raggiunte neanche con un recupero in vista del Benevento. Difficile prevedere un futuro ancora tinto di granata per lui.
Toro, ancora problemi per Gojak in vista del Benevento
Una tegola che fa sfumare via l’ultima occasione per mettersi in luce quello che coinvolge Amer Gojak. Si è infatti nuovamente allenato a parte a causa di un problema che prosegue da ormai qualche settimana, confermando che, contro il Benvento, non sarà al meglio. E con l’ultima presenza che risale al 21 marzo in occasione della sfida con la Sampdoria, non è di certo la migliore delle notizie. Dopo sette partite dove è rimasto in panchina, è arrivata l’esclusione dalla lista convocati nelle seguenti quattro. Il tempo però è insufficiente a consentirgli un completo recupero.
Gojak, solo quindici presenze con il Toro, che mettono in dubbio il futuro
La maledizione della 10 granata continua. Sono infatti solo quindici le presenze collezionate con la maglia del Torino per Gojak, contornate da un gol ed un assist. Troppo poco per un attaccante che ad ora resta un grande punto interrogativo. Anche il suo futuro è un’incognita di cui presto Vagnati dovrà occuparsi. C’è molto da valutare, soprattutto sulla possibilità che le offerte siano meno di quelle previste a causa dell’assenza prolungata del bosniaco. La salvezza raggiunta da un Toro da rifondare non gli assicura una permanenza in granata anche per il prossimo anno.

Solo marchette. Ci vanno dei geni a cercare giocatori cosi fuori provincia Torino.
Per me ha fatto intravedere qualità. Farà la fine di Boyé, sboccerà altrove, se Nicola non l’ha tenuto in serbo aspettandone la maturazione per il prossimo anno.
Come poteva tenerlo in serbo se è bosniaco?
Andrà via, ma ce ne pentiremo. Segnatevelo.