7 gol subiti in 4 partite, ma gli avversari non hanno mai dominato: il Torino è più vulnerabile. E Milinkovic…
Sette gol subiti in quattro partite sono più di un indizio: il Torino non è più impenetrabile. Qualche problema, Juric lo ha scoperto anche in difesa. E in un periodo in cui l’attacco non brilla per inventiva e fluidità questo sta diventando una zavorra. Si prenda la partita contro il Cagliari. In un contesto confusionario, i granata hanno prima preso un gol evitabile sugli sviluppi di una rimessa laterale e poi hanno vanificato il pari di Belotti incassando il tiro dalla distanza, fatale, di Deiola: i rossoblu non hanno fatto altro che capitalizzare una disattenzione generale e approfittare della poca reattività di Milinkovic-Savic. Risultato? Terza sconfitta in quattro partite e pioggia di critiche.
Subire anche più gol del dovuto: il momento del Toro
A guardare i dati delle occasioni concesse agli avversari, non sembra esserci stato – tra Udinese, Venezia, Juventus e Cagliari – un peggioramento evidente. Gli Expected Goals Against (xGA) – cioè la probabilità che un tiro subito si trasformi in un gol – non hanno mai superato i livelli di guardia: ciò vuol dire che le squadre che i granata hanno affrontato sono riuscite a capitalizzare di più rispetto a quanto i granata hanno effettivamente concesso in termini di pericolosità delle azioni d’attacco. Si prenda la sfida contro il Venezia, persa 1-2 dal Torino: i granata avrebbero concesso 0,47 xGA – nemmeno un gol, secondo il modello algoritmico -, eppure si sono ritrovati a incassare due reti su azioni estemporanee, vuoi per disattenzione, vuoi per sfortuna.

Nelle ultime quattro sfide, il Toro ha preso in media 1,75 gol a partita (a fronte di 1,08 xGA), mentre nelle precedenti ventidue partite di campionato era fermo a 0,95 (con 0,93 xGA). Non ha mai subito un dominio netto in termini di occasioni concesse all’avversario – e questa è una buona notizia -, ma ha preso in media un numero ben maggiore di gol.

I blackout collettivi e il momento no di Milinkovic-Savic
Come si spiega tutto questo? Certamente hanno giocato un ruolo i cali d’attenzione. La squadra ha mostrato, soprattutto nelle sfide contro Udinese, Venezia e Cagliari, di attraversare momenti di blackout, in cui l’intensità scema vistosamente. Rappresentazione plastica di tutto questo sono i tre gol subiti sugli sviluppi di rimessa laterale (Sassuolo, Venezia, Cagliari), che hanno fatto infuriare Juric. Ma c’è anche da considerare il momento non certo brillante di Vanja Milinkovic-Savic, che ha abbassato la sua percentuale di parate nelle ultime quattro uscite rispetto al resto del campionato, pur subendo in media quasi lo stesso numero di tiri in porta.

Il tecnico sta riflettendo se dare ulteriore fiducia al portiere che in estate scelse come titolare. Nella settimana che porterà alla trasferta di Bologna, Juric si sta riservando anche di puntare su altre opzioni: Berisha e Gemello non sono mai stati, quest’anno, così in lizza per giocare come in questi giorni.

La difesa?
E l’attacco?
La classifica piange.
… cerco di leggere i grafici.. un calo generale sembrerebbe iniziare con l’Udinese, che in campo comunque ci ha aggrediti come poche dal punto di vista fisico. Col Venezia, a parte il fuorigioco di un niente, contestabilissimo, sembra che il gioco a uomo delle precedenti partite, si fosse “allungato” un… Leggi il resto »
(troppi punti persi, che si poteva già essere certi della salvezza, e usare il rimanente per testare i nuovi e alcuni primavera)
semplicemente non erano gli uomini che voleva il mister, altrimenti sarebbe autolesionista tenere ricci e sekh in panca per mandare in campo Pijaca (inutile) e Linetty (men che inutile) in campo; certo però che se deve sempre regalare un giocatore agli avversari tanto vale provarli; su Fares mi spiace per… Leggi il resto »