Il Torino ritrova l’Udinese: nella sfida d’andata mister Vanoli aveva sperimentato per la prima volta la difesa a 4
Messo giĂ alle spalle il passo falso di Como, il secondo del 2025 e il primo dopo due mesi, il Torino ha giĂ la testa alla prossima sfida di campionato. I granata “festeggeranno” Pasquetta insieme all’Udinese, dato che i bianconeri faranno visita all’Olimpico Grande Torino proprio il prossimo lunedì. E si può quasi davvero parlare di festa, visto che entrambe le squadre non hanno piĂą obiettivi da raggiungere e hanno la possibilitĂ di giocare senza pressioni. L’Udinese rappresenta però un avversario significativo per il Toro e soprattutto per Vanoli, perchĂ© è contro di loro che la stagione dei granata ha svoltato in maniera positiva.
Il cambio modulo
Per molti il 2-2 della gara d’andata può sembrare un risultato anonimo, ma in realtà è lì che l’annata del Torino ha subìto una buona piega. Sotto di 2-0 all’intervallo, infatti, Vanoli decise di stravolgere la formazione con due cambi, inserendo in particolar modo Lazaro al posto di Pedersen. Una sostituzione che gli permise di mettere in dubbio quelle che fino a quel momento erano le sue certezze, ma che soprattutto diede un impulso molto efficace alla squadra. Il Toro si presentò infatti nel secondo tempo con un inedito 4-2-3-1 che permise subito di ottenere risposte. Risultato? 2 gol in 11 minuti e sistema di gioco confermato per tutte le seguenti partite. Il resto è storia.
Ottimi risultati
Al di lĂ di qualche eccezione dovuta alle recenti assenze di Lazaro, Vanoli ha da quel momento sempre usufruito del 4-2-3-1 come modulo base, ottenendo risultati importanti. Non sono un caso le 4 vittorie e i 9 pareggi ottenuti fino a ora, con delle ottime strisce interrotte solamente da due sconfitte. Udine ha dunque segnato una svolta per il Torino, del passato, del presente e magari anche del futuro.
