Il croato guida la trequarti granata con qualità, l’italo-americano costruisce il gioco lagunare dalla mediana: due registi a confronto
Il match tra Torino e Venezia non sarà solo un duello tra due squadre con obiettivi opposti, ma anche un confronto tra due interpreti chiave della trequarti: Nikola Vlasic e Gianluca Busio. Diversi per caratteristiche, simili per importanza nei rispettivi sistemi di gioco, entrambi incarnano il legame tra centrocampo e attacco, pur agendo in contesti e con compiti molto differenti.
La potenza di Vlasic
Vlasic, al Torino dal 2022, è ormai un punto fermo dello scacchiere granata. Vanoli lo utilizza come trequartista dietro la punta, libero di svariare, cercare spazi tra le linee e contribuire anche alla fase difensiva. Nonostante una stagione meno brillante dal punto di vista realizzativo, il croato resta un riferimento del Torino e, dopo il suo stop causa infortunio, è tornato e vuole concludere bene la sua stagione, dimostrando l’alta qualità che lo caratterizza.
Busio, il riferimento lagunare
Dall’altra parte, Busio rappresenta il cervello del Venezia. Più regista che incursore, l’italo-americano detta i tempi, si abbassa per impostare e cerca di mantenere ordine anche quando la squadra soffre. Pur giocando in un sistema tattico più fragile e in una posizione più arretrata rispetto a Vlasic, la sua figura è più che fondamentale per la squadra di Di Francesco. Se Vlasic rappresenta l’energia e la verticalità, Busio incarna la pazienza e la geometria.
Sfida tra registi
Vlasic ha giocato una buona stagione in maglia granata, collezionando 25 presenze per un totale di 1748 minuti collezionati nell’annata odierna. È stato scelto nell’11 iniziale in 19 occasioni. Busio ha effettuato 18 tiri in 30 partite finora, di cui 5 sono stati a bersaglio. Entrambi sono fondamentali per le rispettive squadre, e il loro rendimento potrebbe essere determinante nell’esito della partita tra Torino e Venezia.
