Dopo le ultime prestazioni col Torino il moldavo ha dimostrato di essere un valore aggiunto per la prima squadra
Sono 3 le presenze in campionato per Perciun, il giovane centrocampista del Torino che ha da poco fatto il suo esordio in Serie A nella sfida contro l’Udinese, e che da allora si è guadagnato l’attenzione dei tifosi oltre che dell’allenatore. Dopo i primi 15 minuti disputati contro la squadra di Udine, Vanoli l’ha sempre convocato per le successive tre sfide contro Napoli, Venezia e Inter. Ora con due giornate al termine della stagione, Perciun dovrà continuare con le sue buone prestazioni per confermarsi come un valido elemento per la rosa e indirizzare il suo futuro verso la definitiva permanenza in prima squadra la prossima stagione.
Le parole di stima di Vanoli
Fin dall’inizio della stagione il tecnico Paolo Vanoli ha dimostrato di tenere molto in considerazione il settore giovanile del Torino, potendo contare su di loro come veri e propri possibili candidati per far parte della squadra: “Io metto un giovane perché seguo il settore giovanile e perché se lo merita” come ha detto Vanoli nella conferenza stampa post partita di Torino-Inter. Tra i diversi giocatori della primavera, Vanoli ha sempre seguito da vicino le prestazioni del centrocampista moldavo a partire dalla preseason del campionato: “Perciun da quest’estate fa bene e deve continuare così. I ragazzi devono vedere la possibilità di giocare in una grande squadra come è il Torino”.
Sempre in campo nelle ultime 2
Dopo la sfida d’esordio contro l’Udinese, Perciun ha preso parte alla trasferta di Napoli senza però scendere in campo. Mentre nelle ultime 2 partite ha ripreso un po’ di minutaggio disputando tutto il secondo tempo contro il Venezia prendendo il posto di Casadei, e trovando spazio negli ultimi 28 minuti di gioco contro l’Inter. Nonostante la difficoltà della sfida contro i nerazzurri, Perciun è entrato con personalità e con voglia di incidere, rendendosi protagonista con una bella giocata di tacco che ha permesso di servire Vlasic nei pressi dell’area di rigore dei nerazzurri.

Bravo tecnicamente ma ancora da costruire fisicamente per la A
Partite che contano nulla, non fa testo.
Allora, piano e bene: stiamo parlando di un giovane di 19 anni che ha avuto un approccio morbido in massima serie. 3 scampoli di partita dove sì, si è ben contraddistinto dimostrando una certa personalità. Ma va anche detto che le partite erano abbastanza incanalate e quindi non tirate dove… Leggi il resto »
Concordo sul fatto che occorrano giocatori di qualità, ma tra arrivare decimi con degli esperti o quattordicesimi con i nostri giovani, sarei di certo più orgoglioso della seconda opzione.