Sintesi e commento di Torino-Napoli: la decide uno degli ex di giornata, Giovanni Simeone
Per la sfida al Napoli, Marco Baroni si affida per la prima volta dal primo minuto a Simeone e Adams. A farne le spese è Ngonge, che parte dalla panchina. Per il resto è la formazione annunciata, con Tameze in difesa e con Vlasic nella stessa posizione scelta per lui contro la Lazio. È lo stesso 3-5-2, un sistema che premia Nkounkou, stavolta titolare, con Pedersen a destra. Le assenze pesanti sono quelle del Napoli: out sia McTominay che Hojlund, non al meglio, c’è Lucca titolare al centro dell’attacco. Allo stadio la prevalenza è quella di tifosi partenopei. Ad avere la prima grande occasione è il Torino: al quarto d’ora Vlasic colpisce in pieno il palo, a Vanja battuto. Meglio i granata in questa prima fase anche se col passare dei minuti viene fuori il Napoli. Al 23′ erroraccio di Pedersen in area: il norvegese stoppa male il pallone e serve così De Bruyne. Il Toro si salva solo grazie a una devozione. Al 31′ la sblocca il più atteso, Simeone: assist involontario di Gilmour che mette il Cholito nella posizione di poter prima scartare Di Lorenzo, poi pure il portiere. Secondi lunghissimi che si concludono però con la rete del Cholito. Segna ma non esulta e quasi sembra chiedere scusa ai suoi ex tifosi. La squadra granata è avanti e un paio di minuti dopo potrebbe addirittura raddoppiare. Simeone serve Pedersen tutto solo davanti a Milinkovic Savic, che in qualche modo disturba il suo ex compagno e tira alle stelle. Una grossa occasione mancata, col Napoli che chiude il primo tempo andando alla disperata ricerca del gol del pareggio. Nel finale erroraccio dei granata che regalano una punizione dal limite al secondo dei due minuti di recupero concessi. Tira Neres ma la punizione non va a buon fine. E si va negli spogliatoi col Toro avanti 1-0.
Secondo tempo
Al 4’ si fa vedere Adams ma la conclusione viene deviata in angolo da Juan Jesus.Tre minuti dopo ci prova Spinazzola da fuori area ma Israel non si fa trovare impreparato. Spinge la squadra di Conte per trovare il pari, così come aveva chiuso il primo tempo. Provvidenziale Coco al 15’ quando manda in angolo una velenoso cross di Neres. Non ce la fa Simeone: al 17’ lascia il campo a Ngonge. Un minuto dopo cambia che Conte: c’è l’ex Buongiorno al posto di Juan Jesus, fuori anche Olivera, al suo posto Lang. Il Torino si permette qualche folata nella metà campo opposta, spesso con Adams protagonista anche se non riesce a rendersi davvero pericoloso. Al 23’ De Bruyne ha sui piedi l’occasione del pareggio: una conclusione potente che però finisce ben alta sopra la traversa. Al 29’ Conte richiama Neres e Lucca, al loro posto ecco Ambrosino e Politano. Doppio cambio anche per il Torino: fuori Nkounkou e Vlasic, dentro Biraghi e Gineitis. Al 39’ fuori Adams, dentro Zapata. Fuori anche Asllani, al suo posto Ismajli. Il sistema resta lo stesso perché Tameze va a sistemarsi in mediana e Ismajli prende posto in difesa. Un finale di sofferenza quello del Torino, che si difende con le unghie e con i denti senza tuttavia riuscire a tenere il pallone. Cinque i minuti di recupero, durante i quali si sentono solo i tifosi del Torino, mentre il pubblico del Napoli è praticamente ammutolito. Finale con brivido: Lang segna, ma l’arbitro consulta il Var. All’annuncio del fuorigioco esplode la gioia dei tifosi granata.
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“Il Toro si salva solo grazie a una DEVOZIONE…”
Mi ha ricordato il Duca Conte Piercarlo Ing. Semenzara in un film di Fantozzi: “Silenzio! Chi e’ che prega?”
Campanadilegno sukaaaaaaaaa!
Carie paiasu cuntabale vattene